Il consigliere regionale del Pdl chiede la revoca degli assessori esterni, “che costano alla comunità 508 mila euro all'anno”, e l'istituzione di una commissione per la verifica dello stato di attuazione del piano di dimensionamento scolastico
Il consigliere regionale del Pdl Mario Venezia annuncia che domani in Consiglio regionale presenterà due mozioni, chiedendone l'immediata discussione.
"Con la prima – spiega l'esponente del Pdl – si vuole impegnare il presidente De Filippo a revocare l'incarico assessorile ai tre assessori esterni presenti in Giunta che costano alla comunità regionale ben 508.000,00 € all'anno sia in termini di cassa che di competenza. Del resto come qualche giornalista lucano ha già scritto, ad oggi, i tre assessori esterni non hanno apportato alcun contributo forte, nonostante il loro costo, alla Basilicata. Di più, è impensabile che tra i banchi del Consiglio regionale non siedano eletti in grado di svolgere in maniera più decente il compito assessorile. Ma anche se questo fosse vero, al cospetto del nulla meglio non spendere soldi inutilmente. Se guardiamo alle attività svolte dagli assessori esterni, ognuno nel loro settore, credo che nessun lucano possa esprimere almeno una sufficienza a favore dell'uno o dell'altro. A questo punto, con l'accoglimento della proposta, De Filippo avrebbe immediatamente disponibili 500.000,00 € utili per trasferire ai comuni il patto di stabilità e consentire ai tanti creditori degli Enti pubblici lucani di avere un minimo ristoro per le attività svolte".
"L'altra mozione – aggiunge Venezia – vuole istituire una commissione regionale speciale di verifica dello stato di attuazione del piano di dimensionamento scolastico, approvato dalla maggioranza consiliare, che ha posto in serie difficoltà i dirigenti costretti a sostenere popolazioni scolastiche eterogenee e raddoppiate. La commissione dovrebbe verificare anche se, in Basilicata, siano insorte difficoltà gestionali dei neo istituti comprensivi, lo stato della dispersione scolastica, se siano stati mantenuti, in maniera soddisfacente, o potenziati gli strumenti comunicativi scuola – famiglia e se, infine, quali provvedimenti siano stati adottati per ridurre i fenomeni di bullismo".