UIL FPL E SMI SU STABILIZZAZIONE MEDICI CONVENZIONATI DEL 118
14.02.2018
ore 13:38
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AGR
“Il personale medico del “118” di Basilicata attualmente è inquadrato in modo confuso e precario tra contratti e convenzioni anomale e a tempo determinato. Una giungla nella quale si mette a rischio la qualità dei servizi per i cittadini, spesso garantita solo grazie allo sforzo dei medici e degli operatori in generale. La problematica del personale medico convenzionato a tempo determinato dell’emergenza-urgenza, cioè del DEU 118, attività che si basa anche e soprattutto sull’impegno ed abnegazione di questi professionisti che, in numero sempre più ridotto, assicurano il soccorso e la stabilizzazione del paziente critico sul territorio, è stata a più riprese evidenziata dalle scriventi organizzazioni”. E’ quanto affermano, in un comunicato congiunto, Uil Fpl, Uil Medici e Smi.
“Difatti, già in data 30/06/2016 con nota n. 105687/13AM l’Ufficio Autorizzazione, Accreditamento e Medicina Convenzionata del Dipartimento Politiche Della Persona-Regione Basilicata, ha riscontrato positivamente la nostra iniziativa avente ad oggetto: “medici precari dell’emergenza urgenza 118, utile protocollo d’intesa per stabilizzazione”, invitando l’allora DIRES a notiziarli sul numero di sanitari “precari” eventualmente da stabilizzare. Successivamente, appreso che il DIRES non aveva riscontrato la richiesta del Dipartimento, la UIL e lo SMI in data 18/06/2016, credendo fermamente nelle legittime aspettative dei giovani precari, con l’aiuto dei lavoratori interessati, ha rilevato postazione per postazione il dato dei Medici Convenzionati a tempo determinato, comunicandolo prontamente al Dipartimento che ne aveva fatto richiesta.
Da questo momento in poi con diversi comunicati pubblici siamo ritornati più volte sulla questione della stabilizzazione dei Medici Convenzionati del 118, ritenendo non più procrastinabile l’adozione di un decreto che ponesse fine al precariato nel 118, trasformando i contratti da tempo determinato a tempo indeterminato.
Un’operazione a costo zero che finalmente il Governatore Pittella ha inteso avviare per porre fine a tutte le disuguaglianze che in questi anni la UIL FPL e lo SMI hanno più volte denunciato in una “battaglia” che non è stata solo di giustizia ma che si è posta, come obiettivo principale, l’interesse generale del sistema, e che presto riprenderà per raggiungere un altro traguardo, ovvero la rete di emergenza urgenza integrata con le patologie croniche che riconosca il ruolo unico del medico dell’emergenza”.
bas 02
“Difatti, già in data 30/06/2016 con nota n. 105687/13AM l’Ufficio Autorizzazione, Accreditamento e Medicina Convenzionata del Dipartimento Politiche Della Persona-Regione Basilicata, ha riscontrato positivamente la nostra iniziativa avente ad oggetto: “medici precari dell’emergenza urgenza 118, utile protocollo d’intesa per stabilizzazione”, invitando l’allora DIRES a notiziarli sul numero di sanitari “precari” eventualmente da stabilizzare. Successivamente, appreso che il DIRES non aveva riscontrato la richiesta del Dipartimento, la UIL e lo SMI in data 18/06/2016, credendo fermamente nelle legittime aspettative dei giovani precari, con l’aiuto dei lavoratori interessati, ha rilevato postazione per postazione il dato dei Medici Convenzionati a tempo determinato, comunicandolo prontamente al Dipartimento che ne aveva fatto richiesta.
Da questo momento in poi con diversi comunicati pubblici siamo ritornati più volte sulla questione della stabilizzazione dei Medici Convenzionati del 118, ritenendo non più procrastinabile l’adozione di un decreto che ponesse fine al precariato nel 118, trasformando i contratti da tempo determinato a tempo indeterminato.
Un’operazione a costo zero che finalmente il Governatore Pittella ha inteso avviare per porre fine a tutte le disuguaglianze che in questi anni la UIL FPL e lo SMI hanno più volte denunciato in una “battaglia” che non è stata solo di giustizia ma che si è posta, come obiettivo principale, l’interesse generale del sistema, e che presto riprenderà per raggiungere un altro traguardo, ovvero la rete di emergenza urgenza integrata con le patologie croniche che riconosca il ruolo unico del medico dell’emergenza”.
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