BRAIA: CORILUS, MODELLO OPERATIVO PER DIFFUSIONE NOCCIOLO
15.10.2018
ore 15:46
“Un progetto caratterizzato innanzitutto dall’approccio scientifico, grazie all’apporto in termini di conoscenze e competenze degli enti di ricerca Unibas - Safe, Unisa-Difarma e Cnr-Ibam"
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L'intervento di Braia
AGR
“Il finanziamento di 260mila euro del progetto del Go Corilus - Corlilcoltura lucana sostenibile con la Misura 16.1 del Psr è la naturale e coerente conseguenza di una scelta chiara fatta dalla Regione Basilicata e dal Dipartimento Agricoltura, sin dal 2015, di puntare a far nascere un nuovo comparto agricolo realizzando un modello operativo nuovo per la nostra regione."
Lo ha dichiarato l’assessore alle Politiche agricole e forestali, Luca Braia, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione del Progetto Corilus della Rete Basilicata in Guscio.
“Un modello molto performante – ha proseguito - perché caratterizzato innanzitutto dall’approccio scientifico, grazie all’apporto in termini di conoscenze e competenze degli enti di ricerca Unibas - Safe, Unisa-Difarma e Cnr-Ibam, che si rivela presto virtuoso, grazie anche alla formazione dei tecnici che seguiranno i processi, di sperimentazione, di analisi dei dati ambientali, infrastrutturali e agronomici che hanno saputo vedere nella Carta Vocazionale della Corilicoltura regionale il prodotto guida per le scelte che l’agricoltore deve compiere.
La carta di attitudine alla coltivazione del nocciolo, disponibile online sul Geoportale regionale dal luglio scorso, è infatti lo strumento prioritario, che abbiamo fortemente voluto e frutto di un lavoro congiunto del Dipartimento Agricoltura con Alsia, Ismea e Ferrero, per le valutazioni e la pianificazione, che imprenditori agricoli lucani e i decisori politici hanno a disposizione.
Dettagliare ulteriormente per areale la carta vocazionale stessa, avviare sperimentazioni nel solco della sostenibilità ambientale, cosi come ricercare fattori che migliorano sia la produttività che la redditività – ha sottolineato l’assessore Braia - , è sicuramente la strada giusta per lanciare definitivamente la produzione del nocciolo in Basilicata che, come è noto, con la nascita della rete di impresa “Frutta in Guscio” e con la firma del contratto con Ferrero per 25 anni per arrivare a 1500 ettari coltivati, sta facendo passi in avanti straordinari, diventando regione di riferimento proprio nel Progetto Italia di della stessa Ferrero.
Il progetto del Gruppo Operativo Corilus grazie al sostegno del Psr Basilicata 2014-2020, produrrà una ricerca applicata allo studio di miglioramenti indirizzati a una corilicoltura sostenibile e di qualità, sviluppandosi nei prossimi tre anni e contribuendo, soprattutto, - ha concluso Braia - proprio a incentivare la diffusione della corilicoltura in Basilicata, in considerazione della crescente domanda del prodotto nocciola oltre che come possibile strategia di contrasto al fenomeno dell’abbandono delle aree rurali interne".
Bas 05
Lo ha dichiarato l’assessore alle Politiche agricole e forestali, Luca Braia, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione del Progetto Corilus della Rete Basilicata in Guscio.
“Un modello molto performante – ha proseguito - perché caratterizzato innanzitutto dall’approccio scientifico, grazie all’apporto in termini di conoscenze e competenze degli enti di ricerca Unibas - Safe, Unisa-Difarma e Cnr-Ibam, che si rivela presto virtuoso, grazie anche alla formazione dei tecnici che seguiranno i processi, di sperimentazione, di analisi dei dati ambientali, infrastrutturali e agronomici che hanno saputo vedere nella Carta Vocazionale della Corilicoltura regionale il prodotto guida per le scelte che l’agricoltore deve compiere.
La carta di attitudine alla coltivazione del nocciolo, disponibile online sul Geoportale regionale dal luglio scorso, è infatti lo strumento prioritario, che abbiamo fortemente voluto e frutto di un lavoro congiunto del Dipartimento Agricoltura con Alsia, Ismea e Ferrero, per le valutazioni e la pianificazione, che imprenditori agricoli lucani e i decisori politici hanno a disposizione.
Dettagliare ulteriormente per areale la carta vocazionale stessa, avviare sperimentazioni nel solco della sostenibilità ambientale, cosi come ricercare fattori che migliorano sia la produttività che la redditività – ha sottolineato l’assessore Braia - , è sicuramente la strada giusta per lanciare definitivamente la produzione del nocciolo in Basilicata che, come è noto, con la nascita della rete di impresa “Frutta in Guscio” e con la firma del contratto con Ferrero per 25 anni per arrivare a 1500 ettari coltivati, sta facendo passi in avanti straordinari, diventando regione di riferimento proprio nel Progetto Italia di della stessa Ferrero.
Il progetto del Gruppo Operativo Corilus grazie al sostegno del Psr Basilicata 2014-2020, produrrà una ricerca applicata allo studio di miglioramenti indirizzati a una corilicoltura sostenibile e di qualità, sviluppandosi nei prossimi tre anni e contribuendo, soprattutto, - ha concluso Braia - proprio a incentivare la diffusione della corilicoltura in Basilicata, in considerazione della crescente domanda del prodotto nocciola oltre che come possibile strategia di contrasto al fenomeno dell’abbandono delle aree rurali interne".
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