MIGRANTI, SIMONETTI: DALLA ACCOGLIENZA ALL’INCLUSIONE
17.03.2017
ore 15:34
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AGR
"Le ultime iniziative relative ad affidi di minori non accompagnati, a progetti culturali, di lavoro utile e formativi per i richiedenti asilo segnalano alcuni risultati positivi nel percorso che traghetta dalla accoglienza alla inclusione per tanti migranti. E’ da tempo che in regione i flussi migratori in entrata si attestano su circa 1500 residenti all'anno di fronte alla denatalità ed ai flussi in uscita che si sono mantenuti costanti negli ultimi 10 anni soprattutto per la scelta di studiare in altre aree del paese ed anche all'estero.
La popolazione straniera residente in Basilicata è di circa 22 mila unità mentre nel 2016 hanno lavorato oltre 44 mila migranti in agroindustria, edilizia e lavoro di cura: circa l'8% della popolazione formalmente residente.
I richiedenti asilo sono circa 3000 (300 minori non accompagnati) lo 0,60% dei residenti ospitati in 67 comuni e 250 strutture a partire da appartamenti prima sfitti, come a Potenza ed in altri comuni.
Dalla accoglienza alla inclusione il passaggio è complesso, ma raggiungibile con i progetti in fase di attuazione e sviluppo.
L'affido può essere uno strumento, ma il punto nodale risiede nella qualificazione professionale, nella lingua, nel lavoro, che non viene sottratto agli italiani, come è dimostrato in Basilicata dove si crea anche occupazione per circa 700 giovani impegnati nel sistema operativo di accoglienza. Ecco alcuni esempi per combattere l'industria della paura e della esclusione". Lo afferma Pietro Simonetti, coordinamento politiche migranti e rifugiati della Regione Basilicata.
bas04
La popolazione straniera residente in Basilicata è di circa 22 mila unità mentre nel 2016 hanno lavorato oltre 44 mila migranti in agroindustria, edilizia e lavoro di cura: circa l'8% della popolazione formalmente residente.
I richiedenti asilo sono circa 3000 (300 minori non accompagnati) lo 0,60% dei residenti ospitati in 67 comuni e 250 strutture a partire da appartamenti prima sfitti, come a Potenza ed in altri comuni.
Dalla accoglienza alla inclusione il passaggio è complesso, ma raggiungibile con i progetti in fase di attuazione e sviluppo.
L'affido può essere uno strumento, ma il punto nodale risiede nella qualificazione professionale, nella lingua, nel lavoro, che non viene sottratto agli italiani, come è dimostrato in Basilicata dove si crea anche occupazione per circa 700 giovani impegnati nel sistema operativo di accoglienza. Ecco alcuni esempi per combattere l'industria della paura e della esclusione". Lo afferma Pietro Simonetti, coordinamento politiche migranti e rifugiati della Regione Basilicata.
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