MATERA 2019: DA DOMANI IL PURGATORIO DI DANTE A TEATRO

punti apici 16.05.2019 ore 16:39
AGR
AGR Dal 17 maggio al 2 giugno, Marco Martinelli e Ermanna Montanari con il Teatro delle Albe di Ravenna iniziano da Matera, Capitale europea della cultura per il 2019, con Purgatorio - un'opera corale e a tratti rivoluzionaria che coinvolge un’intera comunità nella pratica teatrale - il nuovo cammino dentro la seconda tappa della Divina Commedia, mettendo la comunità e le persone al centro del cammino verso Dante.

Lo fa sapere in un comunicato stampa la Fondazione Matera-Basilicata 2019.

È un progetto di Matera 2019, coprodotto da Fondazione Matera Basilicata 2019 e Ravenna Festival\Teatro Alighieri, con il sostegno del Comune di Matera e del Comune di Ravenna, in collaborazione con Teatro delle Albe\RavennaTeatro, l’ideazione, la direzione artistica e la regìa di Ermanna Montanari e Marco Martinelli.

Marco Martinelli e Ermanna Montanari – prosegue la nota – hanno raccolto la sfida di trasformare in teatro la Divina Commedia, il capolavoro che ha dato origine alla lingua italiana, pensando l’opera in corto circuito tra la sacra rappresentazione medievale e il teatro di massa di Majakovskij: la città è un palcoscenico, e i cittadini sono chiamati a 'farsi luogo' nell’epoca dei ‘non-luoghi’ e della comunità dispersa e frantumata. L’opera vive di una sostanza corale e sono gli spettatori a fare il viaggio nei regni ultraterreni: ognuno di loro è Dante. È l’umanità intera che fa quel viaggio, così come ci suggerisce Ezra Pound, definendo Dante ‘Everyman’.

Il percorso di Marco Martinelli e Ermanna Montanari, nel solco di Dante, inizia nel 2017 con Inferno (da loro ideato e diretto); commissionato da Ravenna Festival - progetto in tre tappe biennali di messa in scena delle tre Cantiche della Divina Commedia che culminerà nel 2021 (anniversario dei 700 anni della morte del poeta) sempre con Ravenna Festival e per questo ultimo movimento anche con Timisoara 2021 Capitale Europea della Cultura. Nel 2018 fedeli d'amore Polittico in sette quadri per Dante Alighieri (sempre ideato e diretto da Martinelli e Montanari) è un originale poemetto scenico di Martinelli dove una sola voce, quella di Montanari, si incarica di farne suonare innumerevoli. Un concerto che evoca la morte del poeta nel 1321, per attingere alla radicalità della sua visione etico-estetica nel tempo presente. Inoltre è appena uscito, per la casa editrice Ponte alle Grazie, Nel nome di Dante di Marco Martinelli in cui, accanto alle parole di Dante e ai racconti del suo tempo l’autore associa memorie più personali ed eventi più recenti, più contemporanei in un percorso personale e originale che affonda nella rilettura e messa in vita per il teatro della Commedia.

"Il Purgatorio è la cantica del ricominciare. Si può ricominciare? Dopo un fallimento, una sconfitta, una delusione? Ce la facciamo, a cavarci dalla bocca quell’amaro che sa di morte, a ritrovare il gusto della vita? Si può ancora sorridere, dopo che l’angoscia ci ha serrato il cuore con le sue tenaglie, fin quasi ad arrestarlo? Si può uscire da quell’inferno che è diventata l'esistenza? Certo che si può. È come ritornare sui banchi di scuola, in prima elementare, e apprendere una lingua nuova. Hai sfogliato il catalogo di tutte le violenze e di tutti gli orrori, hai scrutato nel buio di tutti quei volti malvagi che sono il tuo volto, ora apprendi l’alfabeto della compassione. Per questo il Purgatorio dantesco inizia all’alba, con un colore del cielo disegnato da un verso tra i più belli di tutta la Commedia: “Dolce color d’oriental zaffiro”. L’interminabile notte è terminata. Al buio fa seguito l’azzurro. Sveglia presto, e tutti a scuola. Davanti a Dante, una sfilza di penitenti, che sono al contempo allievi e maestri: mettono Dante e il lettore e sé stessi sulla via di una vita nuova. Il Purgatorio è la cantica del “noi", dei cori che cantano la propria allegrezza, dell'ascendere insieme. "Non v’accorgete voi che noi siam vermi / nati a formar l’angelica farfalla?” [Marco Martinelli e Ermanna Montanari]

“Una capitale europea della cultura non poteva dimenticare un poeta universale come Dante. Soprattutto in vista delle celebrazioni per i 700 anni della sua morte, in programma nel 2021 e soprattutto per le proficue relazioni con Ravenna, che come noi, in fase di candidatura, entrò in short list. Questo progetto – afferma Paolo Verri, direttore generale della Fondazione Matera Basilicata 2019 – racchiude con chiarezza assoluta i contenuti principali dell’intero programma culturale mettendo al centro alcune parole chiave come partecipazione dei cittadini, passato che diventa contemporaneità, palcoscenico che si trasforma in spazio urbano, attori che diventano comunità. Abbiamo fortemente voluto il “Purgatorio” anche perché siamo convinti che questo genere di produzione culturale può davvero ridare un senso allo stare insieme e aiutare gli abitanti delle città a vivere con maggiore profondità i processi creativi. Ringrazio i Comuni di Matera e Ravenna per il sostegno al progetto”.

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