Altre Colture

Altre Colture
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Tra le “altre colture” rientrano quelle coltivazioni che pur interessando settori di nicchia e superfici limitate, presentano importanti opportunità non solo di mercato ma anche per le funzioni agro-climatico-ambientali che possono svolgere. Rientrano le foraggere, le erbe officinali, le leguminose da granella,  le oleaginose, la canapa.
Le foraggere avvicendate sono rappresentate da graminacee e da leguminose, in composizione floristica monofita, oligo e polifita. Occupano una superficie di circa 40 mila ettari e contribuiscono a soddisfare le esigenze alimentari del patrimonio zootecnico regionale, con foraggio di alta qualità.
Oltre alle classiche leguminose foraggere ampio spazio nelle rotazioni colturali trovano le leguminose da granella quali cece, lenticchia, cicerchia e fave, specie in agricoltura biologica, in quanto azotofissatrici e miglioratrici la fertilità del terreno. Crescente inoltre è la loro importanza quale fonte proteica per l’alimentazione umana. In questo ambito, per la sua storia, tradizione e proprietà nutrizionali occore menzionare la pregiata “Lenticchia di Altamura” a marchio I.G.P., prodotta in un’area che comprende sia paesi murgiani della Puglia (Altamura, Andria, Cassano delle Murge, Corato, Gravina in Puglia, Minervino Murge, Poggiorsini, Ruvo di Puglia, Santeramo in Colle, Spinazzola), che paesi della Basilicata: Banzi, Forenza, Genzano di Lucania, Irsina, Matera, Montemilone, Palazzo San Gervasio, Tolve e Tricarico.
La coltivazione delle erbe officinali interessa una cinquantina di aziende, per lo più produttrici e raccoglitrici, di piccole dimensioni, sparse a macchia di leopardo sull’intero territorio regionale e avviene su una superficie di circa 80 ettari. Non mancano realtà importanti e aziende leader a livello nazionale nella produzione di erbe officinali biologiche.
Una coltura che per le sue numerose proprietà può rappresentare una coltivazione di notevole interesse per il territorio lucano è rappresentata dalla canapa. Infatti si presta ad essere utilizzata in diversi settori che spaziano dall’alimentazione alla cosmesi, dalla bio-edilizia alle energie rinnovabili, dall’abbattimento dell’anidride carbonica fino  alla bonifica dei siti inquinati. La sua coltivazione, dopo un lungo periodo di marginalizzazione, sta lentamente espandendosi e organizzandosi in filiera; sono interessate già circa 20 aziende per una superficie di produzione intorno ai 100 ettari. A livello regionale la sua coltivazione è disciplinata e supportata dalla L.R. n.42 del 28.11.2018 relativa alla "Promozione della coltivazione della canapa (Cannabis sativa L.) per scopi produttivi e ambientali”.
Da citare infine le colture oleaginose per le quali i dati Istat fanno registrare una superficie di quasi 600 ettari di cui 541 ha a colza e 49 a girasole.