OPROL-CIA:AD ALBANO DI LUCANIA, LA NOVITÀ DELL'EXTRAVERGINE

punti apici 04.04.2018 ore 11:27
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AGR Le varietà di olive autoctone del Medio-Alto Basento, tra cui la "Fasola e la Tarantina", che donano profumi e sapori esclusivi di questa terra e rendono l’olio prodotto a bassissima acidità e con un elevato numero di polifenoli, sono tra le novità della produzione olearia lucana 2018. A sottolinearlo in una nota stampa, l’Oprol-Cia evidenziando che in “questo comprensorio mancava un extravergine e ci ha pensato l’azienda “Fontana dei santi – Impresa agricola Pepe Luciano” di Albano di Lucania, con un fruttato medio, verde, con sentori di mandorla e mela verde, in bocca un medio amaro e un piccantino in equilibrio.

Un blend di agricoltura biologica, delle varietà autoctone Ogliarola del Bradano, Coratina, Racioppa e Pasola, sapientemente lavorate, con tempi di raccolta differenziati, con raccolta poche ore prima della molitura e con attenzione massima in frantoio. Una produzione olearia, quella di Albano di Lucania – commentano i produttori oleari associati ad Oprol - che prende il nome di Fontana dei Santi viene dal vecchio nome della contrada, dove ancora oggi, è realmente presente una fontana, utilizzata nei periodi di transumanza per abbeverare le mandrie. Abbiamo deciso di puntare – raccontano i titolari - ad una produzione “sostenibile” meglio conosciuta come “biologica” con produzioni meno elevate ma di maggiore qualità e rispettosa dell’ambiente. Quanto alla commercializzazione ci si affida a Capsam, consorzio di settore che lavora con grande professionalità e passione.

L’Oprol, a partire da queste esperienze imprenditoriali, intende sviluppare una filiera commerciale che punti a potenziare la commercializzazione della materia prima cercando di creare valore aggiunto al mondo agricolo. E' un progetto triennale che vedrà coinvolta l'associazione con tutti i suoi tecnici che saranno presenti nelle aziende a sostegno degli olivicoltori. L’obiettivo è quello di costruire una grande Organizzazione di Prodotto (OP) che abbia valenza regionale, rappresenti i bisogni del territorio e della filiera in modo unitario. In particolare, è importante programmare e gestire bene i programmi previsti nel nuovo Regolamento unico per finanziare l’aggregazione, l’innovazione, l’internazionalizzazione.

Bisogna, quindi, agire in maniera propositiva affinché la nostra olivicoltura – sottolinea Oprol - trovi finalmente le adeguate risposte per uno sviluppo appropriato e redditizio, cogliendo le opportunità offerte dalla nuova Pac 2014-2020 e dalle norme nazionali in vigore che potranno essere migliorate con l’adeguamento alla normativa Ue”.

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