CONTRASTO FRODI UE, STRATEGIE DI PREVENZIONE IN BASILICATA

punti apici 07.06.2012 ore 13:33
AGR
AGR La Regione Basilicata ha attivi sul proprio territorio tre Programmi di investimento delle risorse comunitarie per un ammontare totale di 1.954.000.000 (Fesr: 752 meuro; Fse: 322 Meuro; Feasr: 880 meuro).

Strumenti di Gestione e Controllo

L’esperienza maturata in materia di gestione dei fondi strutturali con il Por 2000/2006 ha consentito alla Regione Basilicata di organizzare un sistema di amministrazione e controllo più efficace per la programmazione 2007/2013 attualmente in corso.

In particolare gli strumenti significativi introdotti grazie a tale esperienza riguardano:

• la realizzazione di un nuovo sistema informatico Sistema Informativo di Monitoraggio degli Investimenti Pubblici

• l’adozione di una manualistica strutturata e puntuale

• l’adozione di procedure standardizzate per la gestione e il controllo dei singoli progetti (piste di controllo)

• l’adozione di protocolli standard per la rilevazione della conformità dei progetti finanziati (check list e verbali di visite in loco)

Metodologia di verifica delle operazioni

Le verifiche che la Regione Basilicata effettua sui progetti riguardano gli aspetti amministrativi, finanziari, tecnici e fisici delle operazioni.

In particolare le verifiche riguardano:

• Controlli «a monte» sugli atti programmatici

• Controlli sulle dichiarazioni sostitutive (verifica dei requisiti dichiarati da privati e imprese)

• Controlli di I livello ex: a) Amministrativi (sul 100% delle operazioni): b) in Loco (a campionamento)

• Controlli “a valle” sulla stabilità delle operazioni: verifica del rispetto della disciplina sul divieto di alienazione e sul vincolo di destinazione d’uso

La Regione Basilicata provvede, inoltre, per la programmazione 2007-2013 ed in continuità con l’attività di segnalazione ancora in corso riguardante le programmazioni Por Basilicata 2000-2006, Pop 1989/93 e 1994/-99 e Leader II, alla comunicazione e all’aggiornamento dei casi d’irregolarità (vale a dire qualsiasi violazione di una disposizione del diritto comunitario derivante da un'azione o un'omissione di un operatore economico che abbia o possa avere come conseguenza un pregiudizio al bilancio generale delle Comunità europea) al Nucleo della Guardia di Finanza per le repressioni delle frodi contro l’Unione europea, presso il Dipartimento per le Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che a sua volta le trasmette alla Commissione Europea-Ufficio Lotta Anti Frode (Olaf).

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