PETROLIO: DE FILIPPO, NO AD ACCANIMENTO SU BASILICATA

punti apici 06.09.2012 ore 19:02

Presidente Regione "Non doneremo altri pezzi terra a estrazioni"

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AGR ANSA La Basilicata, in tema di petrolio e di attività estrattive, ''ha ampiamente dato il suo enorme contributo al Paese, e continua a darlo'', e ''non è l'unica regione in cui sono possibili le coltivazioni petrolifere'': ''l'accanimento'' verso questo territorio, con nuove concessioni ''rappresenterebbe quindi un accanimento improprio e ingiusto' 'e su questa posizione ''la Regione non arretrerà di un millimetro''. Lo ha detto nel pomeriggio, a Potenza, il governatore lucano, Vito De Filippo, nel corso di una conferenza stampa. In Basilicata, in questo momento, sono attivi 24 pozzi, in Val d'Agri, con un potenziale estrattivo di circa 154 mila barili al giorno. ''Nel 1998 e nel 2006 la Regione ha fatto le sue scelte in tema di petrolio - ha aggiunto De Filippo - prevedendo che le estrazioni si svolgessero sulla terra dei lucani, per un'estensione che oggi è di circa 2.100 chilometri quadrati'', su circa diecimila complessivi: in questo senso, il governatore lucano ha rivolto un messaggio al governo, ''perché non doneremo un altro pezzo di terra alle estrazioni''. Con il ''memorandum'', che la Basilicata ha firmato con il precedente governo nel 2011, si ipotizzava un aumento dei barili che sarà possibile estrarre, fino a circa 25 mila al giorno (a fronte di investimenti in infrastrutture, ricerca e innovazione): questo è ''il punto massimo'' che la Basilicata può raggiungere, ha concluso De Filippo, e ''oltre il quale non vogliamo andare'', perché ''questa regione è anche altro, è cultura, è ambiente, è storia, e ci sono altri sviluppi possibili''. (ANSA).

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