Arricchita dalle molteplici sollecitazioni ricevute nello svolgimento della ricerca che ha portato alla redazione di questo “Atlante” regionale delle trasformazioni urbane e periurbane, sebbene obbligata ad esigenze di brevità imposte dagli spazi a disposizione, trovo interessante rileggere le schede redatte riflettendo sul modo in cui, negli ultimi trent’anni, la pianificazione regionale ha dialogato con il paesaggio.