Turismo, Castelluccio: limiti nella strategia organizzativa

A parere del consigliere del Pdl nulla si sta facendo per rendere il turismo lucano vero volano di sviluppo superando le tante situazioni di criticità

“La stagione turistica lucana anche quest’anno risente di forti limiti in termini di organizzazione, programmazione, finalità e strategie di promo-valorizzazione”. A sostenerlo il consigliere regionale del Pdl Paolo Castellucccio.

“Come accade da sempre, con le consuete lamentele ed i propositi di miglioramento da adottare per l’anno successivo – ha proseguito Castelluccio – il turista che sceglie di trascorrere le vacanze nella nostra regione deve accontentarsi di usufruire delle sole risorse ambientali e naturali sulle quali per fortuna l’intervento umano finora è stato scongiurato. Ecco perché, le spiagge lucane, in particolar modo il litorale jonico, non suscitano nessun fascino ed attrazione sui giovani, un importante target di riferimento ed un sicuro ‘passaparola’ per valorizzare le località, contribuendo ad esaltarne la bellezza. I programmi di intrattenimento estivo, proposti dalle Amministrazioni comunali per rendere appetibili le aree balneari, scontano le scarse risorse finanziarie messe a disposizione e stentano nel rendersi attrattive per il turista del weekend o, ancor peggio, della sola domenica e sono davvero pochi gli amministratori coraggiosi che tentano di invertire questa tendenza .La Regione con il Dipartimento al ramo – ha aggiunto Castelluccio – e gli Enti sub regionali preposti alla programmazione turistica sembrano inermi dinanzi a queste gravi lacune. Eppure, il patrimonio naturalistico della Basilicata dovrebbe mettere in luce i contesti che si prestano adeguatamente alle manifestazioni sportive, artistiche, musicali, culturali. Basti pensare – specifica il consigliere del Pdl – alla kermesse dei ‘Teatri di Pietra’ o al cinespettacolo ‘La storia bandita’ la cui scenografia, la foresta Grancia di Brindisi di Montagna, viene dimenticata per 11 mesi e ‘rimessa in uso’ per pochi sabato estivi: quest’anno l’apertura del parco è stata posticipata, addirittura, al 7 agosto, riproponendo sempre la stessa sceneggiatura, tra l’altro godibile soltanto quando il clima lo consente”.

“Perché non organizzarsi preventivamente ad accogliere i turisti? E perché non studiare una apposita stagione di intrattenimento nelle location che abbiamo la fortuna di avere come siti archeologici o i parchi naturali, naturalmente votati ad accogliere eventi culturali? Lo chiedo – ha affermato Castelluccio – con estrema urgenza all’Assessore competente ed al responsabile dell’Apt affinchè si scongiuri una stagione estiva al pari di quella invernale, quando puntualmente alle prime nevicate ci si trova impreparati con impianti sciistici chiusi o, comunque, non fruibili. La Basilicata ha una naturale vocazione turistica e delle potenzialità che è dissacrante non sfruttare, affinché il turismo non sia più concepito come ‘puro nozionismo’ o vana esercitazione e diventi, in virtù della cooperazione tra i vari attori del settore, strumento concreto e volano di sviluppo. Turismo, quindi, quale esercitazione costante di crescita e giammai limite invalicabile solo perché legato alla giusta e doverosa attenzione”.

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