La Cgil di Basilicata aderisce alla campagna referendaria, indetta dal Forum Italiano dei movimenti per l'acqua, “Acqua Bene Pubblico”. “Saremo impegnati – afferma il segretario generale CGIL Basilicata, Antonio Pepe – in una serie di iniziative di sensibilizzazione su tutto il territorio ed in una raccolta firme che, a partire dal 24 aprile, e per tre mesi, si propone l'obiettivo di raccogliere 500.000 firme sull'intero territorio nazionale, al fine di chiedere il referendum per abrogare la vergognosa legge approvata dall’attuale governo, nel novembre 2009, e tutte quelle norme che considerano l’acqua una merce e la sua gestione finalizzata a produrre profitti. In questo senso la CGIL Basilicata sarà impegnata in una attività di sensibilizzazione dei lavoratori, delle lavoratrici, dei pensionati, dei giovani, perché possano prendere piena consapevolezza del tema “acqua risorsa pubblica”, in modo da garantire non solo l'impegno per la raccolta delle firme ma anche l'effettiva partecipazione del numero di persone utile a rendere valida la consultazione referendaria. La CGIL di Basilicata ritiene assolutamente necessario che l'acqua sia considerata a tutti gli effetti un bene pubblico e quindi ritiene essenziale ribadire che il suo governo debba essere sottratto alle logiche egoistiche del mercato, per orientarlo ai principi di efficienza, trasparenza e sostenibilità economica per i cittadini. Quello che vogliamo è: Annullare qualsiasi tipo di profitto dall’acqua, compreso quello dei manager impegnati nella gestione delle società, anche a capitale interamente pubblico; Restituire questo bene comune alla gestione condivisa dei territori; Garantirne l’accesso a tutte e tutti, in quanto elemento fondamentale per la vita; Tutelarlo come bene collettivo, per conservarlo alle future generazioni; tutte le iniziative legate ad “acqua bene pubblico” potranno essere monitorate sul sito www.cgilbasilicata.it.
(bas – 04)