All’incontro hanno partecipato numerosi Sindaci ed amministratori in rappresentanza dei 46 Comuni, presidenti di Pro Loco, dirigenti di aziende del settore agroalimentare che hanno aderito. I lavori aperti dalla coordinatrice del Progetto, Anna Antonella Cosentino, responsabile della Dedalo srl, società di servizi di ingegneria integrata e dal vice presidente del Consiglio regionale Antonio Autilio, hanno registrato significative proposte ed idee progettuali specie ad opera dei sindaci.
“Le aree montane della Basilicata – è stato sottolineato – costituiscono un inestimabile patrimonio in termini di cultura, storia, tradizioni ed ambiente. Motivazione, questa, che spinge verso la promozione di una politica multi-disciplinare a favore della montagna basata su alleanze strategiche pubbliche e private finalizzate a valorizzare l’ambiente, a riqualificare i centri di maggiore pregio, a rivalutare le identità, la cultura e le tradizioni produttive dei luoghi. L’ ‘albergo diffuso’ è una delle espressioni migliori di questa politica poiché è un sistema di ospitalità turistica innovativo, basato sul coinvolgimento delle istituzioni e delle popolazioni locali, che offre al turista l’opportunità unica di diventare per alcuni giorni ed a tutti gli effetti, un cittadino onorario di un borgo di montagna, piccolo gioiello scelto per la bellezza delle proprie architetture e dell’ambiente che lo circonda dove la vita scorre ancora secondo ritmi ed abitudini antiche”.
“Pertanto, attrarre investimenti esteri del settore immobiliare-turistico (Real Estate) – ha affermato Anna Antonella Cosentino – diventa prioritario nel momento in cui i territori vogliano mettere in essere questo tipo di ospitalità, che può essere definito come un “albergo orizzontale” situato in un centro storico, con camere e servizi dislocati in edifici diversi, seppure vicini tra di loro”.
Nel sottolineare che “l’idea progettuale nasce dalla valutazione delle attività legate alla fruizione del ‘patrimonio dei beni culturali’ presenti in Basilicata che, pur rappresentando nell’ambito dei molteplici piani regionali di sviluppo la maggiore base delle attività di carattere socio-economico e comunicazionale, fa emergere una palese difficoltà territoriale a rispondere alla domanda sempre maggiore di turismo culturale e a quella di attrarre investimenti esteri”, il vice presidente del Consiglio regionale, Antonio Ausilio, ha ribadito “la necessità di ‘fare sistema’ tra pubblico e privato e di dare ‘pieno sostegno’ al Progetto. Quanto alle risorse finanziarie necessarie, esse – ha detto – vanno individuate in compartecipazione pubblico-privata, scommettendo in un’innovativa azione di valorizzazione a 360 gradi dei nuovi piccoli comuni autentici ‘scrigni’ di risorse per lo sviluppo di territori che possono giocarsi la carta dei beni culturali-ambientali”.