Una rappresentanza di allevatori lucani, martedì 20 luglio, sarà davanti a Montecitorio per manifestare affinché venga fatta definitivamente chiarezza sulle “Quote latte” e vengano restituite agli agricoltori 20 anni di multe versate ma non dovute e di quote non necessarie acquistate.
“Intanto ridateci i soldi” è questo lo slogan della mobilitazione che il Consiglio Nazionale della Coldiretti ha indetto per martedì 20 luglio alle h. 10:00 in piazza Montecitorio a Roma. Mentre alla Camera dei Deputati inizia la discussione sulla Manovra Finanziaria, migliaia di allevatori, provenienti da tutte le regioni d’Italia, guidati dal Presidente Marini, protesteranno affinché venga risolta, una volta per tutte, l’annosa questione “Quote latte”.
Massiccia la partecipazione prevista di allevatori lucani accompagnati dai dirigenti di Coldiretti Basilicata che prenderanno parte alla mobilitazione.
“Chi sbaglia paga- ha affermato il Presidente Coldiretti Basilicata Piergiorgio Quarto- e questo deve valere non solo per i produttori, ma anche per lo Stato. Dopo un ventennio di salassi per le aziende zootecniche, ora che il prezzo del latte è sceso vertiginosamente al di sotto del costo di produzione, è arrivato il momento di dare risposte chiare e certe a tutti quegli allevatori che sono sull’orlo del baratro. Basta con gli escamotage e la non chiarezza. C’è bisogno di una seria assunzione di colpe da parte degli organi governativi preposti. Solo così si potrà partire con una repentina serie di provvedimenti atti a dare nuova linfa ad un settore che rischia di fallire perché gravemente colpito della pirateria agroalimentare e succube delle speculazioni finanziarie.”
La mobilitazione, che dopo l’appuntamento romano, si svilupperà in maniera articolata su tutto il territorio nazionale e regionale coinvolge non solo il problema delle quote latte ma anche due attesi provvedimenti proroga che invece non hanno trovato risposta nell’emendamento su cui il governo ha posto la fiducia: il 21 luglio scade il ‘bonus gasolio’, cioè il carburante agevolato per le serre, ed il 31 luglio scade la proroga della fiscalizzazione degli oneri sociali per le imprese agricole che operano nelle zone svantaggiante e di montagna e che assumono manodopera.
BAS 05