“Significatica convergenza di obiettivi tra il Piano del lavoro del Ministero e quello predisposto dalla Giunta regionale nella passata legislatura”
“Il Piano Triennale del Lavoro predisposto dal ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, contiene una serie di indicazioni che avevamo già previsto nel Piano pluriennale per il lavoro 2009-2011, approvato dalla precedente Giunta regionale, ma non dal Consiglio a causa della conclusione della legislatura”. E’ quanto sostiene il consigliere regionale, Antonio Autilio (Idv), sottolineandone gli obiettivi che registrano una “significativa convergenza di strategia”.
“Strategia – esplicita Autilio – che significa combattere la crisi attraverso il rafforzamento di misure di inclusione sociale e l’immediata attivazione di misure finalizzate a mantenere i livelli occupazionali esistenti e ridurre l’impatto dei processi di espulsione dal mercato del lavoro; sostenere lo sviluppo e la competitività del sistema socio-economico regionale, attraverso azioni dirette all’incremento dell’occupazione, alle pari opportunità, all’autoimpiego ed all’autoimprenditorialità, allo sviluppo di aree e filiere produttive, alla creazione di nuovi posti di lavoro ed alla loro qualificazione e stabilizzazione; qualificare e rafforzare il sistema regionale dell’offerta di istruzione e formazione; strutturare e qualificare la governance delle politiche del lavoro e ella formazione, favorendo l’integrazione tra gli attori coinvolti”.
“Lo scenario economico tendenziale per la Basilicata – sottolinea Autilio – prevede, tra il 2008 e il 2011, oltre 9 mila occupati in meno. E’ il comparto dell’industria in senso stretto che continua ad allarmare con una previsione di decremento degli occupati, tra il 2008 e il 2011, dell’11,1 per cento, seguito da quello delle costruzioni (-4,3 per cento) e dal comparto agricolo (-3,9). Solo con questi decrementi siamo, al 2011, in previsione a meno 4.800 posti di lavoro. Procedendo sempre in maniera schematica e per sintesi – specifica Autilio – esistono, in particolare, tre segmenti di forza lavoro che risultano da noi più marcatamente penalizzati: i giovani, il cui tasso di occupazione nella classe d’età 25 -34 anni è del 55,8 per cento, contro una media nazionale del 70,1; le donne, il cui tasso di occupazione nella classe 15-64 anni è del 34,9 per cento contro una media nazionale del 47,2; la forza lavoro più qualificata (il tasso di disoccupazione della popolazione ‘più istruita’ è del’8,8 per cento contro una media nazionale del 4,6). Proprio per questa situazione – conclude – sono certo che tra gli impegni prioritari di settembre il Consiglio e la Commissione consiliare permanente riprenderanno il Piano come utile base per rilanciare le politiche del lavoro per fare della Basilicata un territorio con una economia inclusiva e competitiva, basata sulla conoscenza e sostenuta alla qualità della governance”.