“Nell’area ex Daramic non verrà realizzato alcun inceneritore, la notizia riportata da alcuni quotidiani locali è da ritenersi priva di ogni fondamento”.
E’ quanto afferma l’assessore alle Attività Produttive della Regione Basilicata,
Erminio Restaino. “Dalla manifestazione di interesse depositata in Regione da Sistema srl (il definitivo piano industriale sarà depositato e valutato successivamente) si evince che è prevista la realizzazione nel sito, oggi della Daramic srl, di un impianto per la produzione in serie di componenti per impianti di termovalorizzazione, di apparecchiature ed impianti di depurazione, e componentistica elettrica. A monte della produzione averrà allestito un centro di ricerca per lo sviluppo di progetti di trattamento rifiuti, produzione di energia da fonti rimovibili, bonifica ambientale. Gli obiettivi dell’azienda impongono la realizzazione di un impianto pilota sperimentale di fondamentale importanza per poter effettuare operazioni di ricerca e sviluppo del prodotto,dotato di una potenzialità termica di soli 350 KW. E’ appena il caso di ricordare che gli impianti-pilota sperimentali sono autorizzabili per un esercizio di 2 anni e comunque sottoposti alla procedura di screening ambientale. Gli investimenti produttivi ipotizzati prevedono una spesa totale di circa 32 milioni di euro compresi anche gli interventi per la salvaguardia ambientale, il risparmio energetico, la sicurezza sui luoghi di lavoro e la certificazione di qualità dei processi produttivi. E’ prevista infine un’ occupazione a regime di 95 unità e precisamente 2 dirigenti, 6 quadri, 25 impiegati e 62 operai. Nel 2012 sono previste le prime assunzioni che andranno a regime nel 2014. Nello stesso anno è prevista l’acquisizione di almeno 65 unità dalla Daramic. Quattordici unità saranno costituite da personale già attualmente occupato dalla società proponente, mentre altre 17 unità saranno cercate sul mercato. Il proseguire notizie mirate a destabilizzare la credibilità della società che ha partecipato al bando per la reindustrializzazione del sito Daramic – conclude Restaino- potrebbe creare quindi il solo effetto di mettere in discussione i piani di investimento proposti dalla società e di azzerare gli sforzi del Programma di reindustrializzazione del sito”.
fio