REGIONALI, POTENZA (DC): SVOLGEREMO RUOLO DI MEDIAZIONE

“La Dc, da partito del centrodestra ma autonomo, si candida a svolgere un ruolo di “mediazione” tra Magdi Cristiano Allam e il gruppo dirgente lucano del Pdl per individuare una soluzione unitaria per la candidatura alla presidenza della Regione, alternativa al centrosinistra”. E' quanto dichiara il segretario regionale della Dc Giuseppe Potenza per il quale “la presa di posizione del senatore Cosimo Latronico che, per la sua storia e passione, è una delle migliori espressioni dell'area cattolica del Pdl, apre uno spiraglio di dialogo dimostrando che nel Pdl non ci sono solo “falchi” ma anche “colombe”. Se allora, come dice Latronico, l'obiettivo comune è quello di mandar via dal Governo della Regione una sinistra che ha imposto un potere egemonico, clientelare, per affrancare questa terra ricca dalla sua condizione di povertà e di ingiustizia, una sinistra che ha emarginato i cattolici, allora – aggiunge – il dialogo ha solo bisogno di una sede. Di qui la nostra proposta che riprende quella della convocazione di una «nuova Camaldoli» per i cattolici oggi emarginati dalla politica di un incontro presso il Convento dei Frati Minori Cappuccini di Vietri di Potenza, con la presenza innanzitutto di quanti nel centrodestra si richiamano ai valori cristiani. Dinanzi alla gravità dell’attuale declino etico, sociale, economico e politico che si registra da tempo in Basilicata, dove il dibattito è tutto centrato su organigrammi di candidature in vista delle regionali, noi, a costo di sembrare “gli ultimi romantici fuori della storia”, non rinunciamo al nostro obiettivo di ricomporre l’arcipelago cattolico senza posizioni subalterne”. “Siamo consapevoli – prosegue Potenza – delle grandi difficoltà, ma siamo anche convinti che i cattolici non possano continuare ad essere semplici testimoni assenti e distratti e che, pertanto, qualcuno debba assumere una iniziativa forte per quel “coordinamento permanente” invocato da più parti di tutti i gruppi d’ispirazione cattolica per un rinnovato impegno politico. Dinanzi ad uno scenario sempre più distante dalle nostre tradizioni culturali e politiche – aggiunge – emerge con forza l’esigenza che, come ha anche recentemente ricordato Benedetto XVI, i cattolici si riapproprino del loro ruolo sociale e politico a difesa di quei valori naturali che sono anche principi laici espressamente sanciti dalla nostra Costituzione.
Le Regioni – dice Potenza – possono avere un ruolo significativo in tutta una serie di materie e dove possono trovare applicazione i principi della dottrina sociale cristiana; credo che sia questo il livello da cui debba ripartire il protagonismo del cattolicesimo politico in sintonia con quei partiti che si riconoscano in programmi ispirati a detti principi. Il ruolo della politica, in sostanza, non deve esaurirsi nel mandato elettorale: abbiamo il paradosso di una politica 'costretta' a fare continue promesse per soddisfare le aspettative degli elettori, che si scontra poi con l'impossibilita' di mantenerle. Perciò la gente deve tornare a contare con la partecipazione politica e sociale dei cittadini e attraverso una rinnovata vitalità delle organizzazioni sociali, strumenti di sussidiarietà. Abbiamo bisogno oggi – conclude – di una politica che responsabilizzi, che ''faccia fare'', anziché fare direttamente, che provochi assunzioni di responsabilità, che educhi ai doveri come condizione e quadro di riferimento per i diritti''.
bas 02

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