(Artè) Potenza – Questa sera, alle 21,00 nel ridotto del Teatro Stabile ultimo appuntamento con il cartellone della rassegna cinematografica promossa dall'associazione di promozione sociale Zer0971 per aprire uno squarcio sui diritti dell'uomo. Per quattro martedì consecutivi, la proiezione di pellicole che seppur premiate nei più importanti festival di cinema sono rimaste pressappoco sconosciute al pubblico sia per una cattiva distribuzione e, soprattutto, per le tematiche trattate. In programma la pellicola “Azur e Asmar” di Michel Ocelot. Con Cyril Mourali, Karim M'Riba, Hiam Abbass, Patrick Timsit, Rayan Mahjoub
Genere: animazione. Durata: 99'. Produzione: Francia, Belgio, Spagna, Italia, 2006
Trama – C'erano una volta in Francia due bambini, Azur e Asmar, uno biondo con gli occhi azzurri, l'altro dalla pelle scura e gli occhi neri. La madre di Asmar, balia di Azur, li cresce come fratelli finché un giorno non vengono brutalmente separati dal padre di Azur che manda il figlio lontano da casa per studiare e scaccia Asmar e sua madre, costringendoli a tornare al loro paese. Solo una volta adulto, Azur si imbarcherà in direzione dell'Oriente per ritrovare i suoi cari e liberare la fata dei Jinns.
Lo guida l'eco di una lingua a noi sconosciuta, di cui serba il ricordo infantile (l'arabo, volutamente non doppiato né sottotitolato) e lo scorta lo sgradevole Rospù, un mendicante brutto e bianco che sputa sulla terra che lo sta ospitando e che gli dà di che sopravvivere.
Azur e Asmar è uno dei migliori film di animazione che abbia mai visto, e anzi dalla frase si potrebbe anche togliere il complemento di specificazione, data la qualità del prodotto, vera e propria fiaba messa su schermo, tra colori, magia, morale e avventura.
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