Lavoro, Uil: attendiamo piano triennale della Regione

“Il Piano Triennale per il Lavoro presentato dal Ministro Sacconi merita attenzione in quanto accoglie le nostre rivendicazioni in materia di detassazione del salario aziendale e prospetta uno Statuto dei Lavori che, come Uil, avevamo sollecitato a tutela dei lavoratori più deboli e meno garantiti. L’auspicio è che possa servire come stimolo ad accelerare l’iter del Piano Triennale Regionale per il Lavoro che si è arenato con la conclusione della scorsa legislatura regionale e che necessita di ulteriori approfondimenti ed adeguamenti”. E’ il commento del segretario generale regionale della Uil della Basilicata Carmine Vaccaro sottolineando che “sono condivisibili, tra gli altri, gli obiettivi dell'emersione dell'economia informale e un'efficace azione di contrasto dei lavori totalmente irregolari; le forme bilaterali di indirizzo e gestione dei servizi al lavoro; l'incremento delle retribuzioni collegato a risultati e utili della impresa; l'occupabilità delle persone attraverso lo sviluppo delle competenze richieste dal mercato del lavoro, con particolare attenzione ai giovani e alle donne. Per la Uil – aggiunge Vaccaro – valorizzare il lavoro favorendo la remunerazione della produttività, da un lato, e modernizzare regole e tutele per l’occupazione, dall’altro, sono due obiettivi che possono segnare una svolta nelle politiche del lavoro ma che possono anche dare un contributo alle politiche di rilancio dell’economia. L’applicazione del Piano presuppone un ruolo fondamentale di Sindacati e parti sociali che, nel corso dei prossimi mesi, saranno impegnate nella sua implementazione e nella definizione dei suoi aspetti attuativi.
Nell’ attuale situazione – continua Vaccaro – è facile prevedere che l’attuale momento di stallo si protrarrà a lungo se non s’interverrà, a livello politico, con precisi piani d’investimento a breve e medio termine, piuttosto che con misure solo rivolte al risanamento. Serve rimboccarsi le maniche e dare certezza, sia alle imprese sia ai lavoratori e fare in modo che i sacrifici richiesti come i tagli agli stipendi, ai servizi, alle prestazioni pensionistiche non si dimostrino inutili. Per questo è necessario maggiore equità fiscale e un rigoroso impegno nel combattere l’evasione ed i soliti “furbetti”. Nel contempo si deve intervenire per valorizzare le forme di lavoro ad alto contenuto formativo e con buone possibilità di stabilizzazione.. È tempo – dice Vaccaro – di essere tutti responsabili nel dare nuove ed efficaci regole al processo di industrializzazione e sviluppo e di conseguenza al nostro mercato del lavoro che, così come sono strutturati, continueranno a produrre perdite se la crisi non si arresterà nel breve tempo. Non va sottovalutato – aggiunge il segretario della Uil – che le questioni di competitività, costo del lavoro, produttività, responsabilità dei lavoratori, che sono al centro della “vertenza Fiat”, riguardano l’intero apparato industriale lucano che attraversa una fase di passaggio particolarmente delicata dalla “semplice” produzione a come reggere le “intemperanze” dei mercati. Servono, in sostanza, riforme serie che guardino non al breve ma al lungo periodo, collegando l’occupazione allo sviluppo a partire da una dose massiccia di incentivi alle imprese che assumono stabilmente lavoratori, soprattutto giovani ed in particolare al sud, e dal concreto decollo di un innovato sistema formativo che guardi ai reali bisogni di aziende e dei territori”.
(bas – 04)

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