“Non solo la formazione in Basilicata è bloccata proprio in una fase in cui potrebbe svolgere un ruolo anti-crisi e per l’occupazione, non certamente ininfluente, ma le nuove politiche formative regionali contengono elementi di confusione e, aspetto più preoccupante, di profonda arretratezza”. E’ quanto sostiene il coordinatore regionale vicario del Pdl sen. Egidio Digilio commentando le dichiarazioni dell’assessore regionale alla Formazione Rosa Mastrosimone nell’incontro di ieri con Confindustria.
“Intanto – aggiunge – prendiamo atto che dopo la forte sollecitazione del capogruppo Pdl alla Regione Pagliuca è stata detta la verità sui tirocini formativi nella Pubblica Amministrazione che, secondo la politica creativa del nuovo assessore, si sdoppierebbero diventando mini-tirocini di sei mesi per dare spazio ad altre mini-iniziative formative, questa volta nel privato, sempre di sei mesi che, secondo le assicurazioni dell’assessore, tutte da verificare alla prova dei fatti, dovrebbero tradursi in assunzione, persino incentivata, per due anni dalla Regione. La Svimez nel Rapporto 2010 sottolinea che “nel Mezzogiorno le debolezze della rete formativa italiana si associano ad un contesto produttivo debole e ad un sistema sociale sostanzialmente bloccato, impedendo così ai progressi quantitativi realizzati nei tassi di istruzione di tradursi in sviluppo economico e civile”. E’ la fotografia precisa – sottolinea Digilio – della situazione della nostra regione dove da una parte crescono diplomati, laureati e “masterizzati”,giovani specializzati e dall’altra, le imprese non riescono ad assumere le figure professionali di cui hanno bisogno. Una situazione che con le proposte che vengono dalla Giunta e che fanno fare alla formazione molti anni indietro, per effetto di programmi scopiazzati da altre Regioni e da noi già in passato sperimentati tra il 2000 e il 2005, con grandi problemi e scarsi benefici, è destinata a non cambiare, a meno che imprenditori e titolari di imprese di formazione non stiano più al gioco della spesa a pioggia, un po’ per tutti, tanto per realizzare corsi e attività pressoché inutili a corsisti ed imprenditori”.
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