"Qualora Fiat chieda un'incontro con i sindacati per lo stabilimento SATA di Melfi,l'UGL Basilicata Metalmeccanici non fara' certamente mancare la sua presenza e darà quel contributo costruttivo al fine di garantire la stabilita' produttiva del sito lucano con la salvaguardia di tutti i posti di lavoro degli addetti in fabbrica e di tutti gli occupati dell'indotto e che si eviti,inspiegabilmente,il trasferimento di nuova produzione auto in Serbia dove verrebbero progettate e messi in opera proprio nello stabilimento Lucano".
E' l'auspicio che ciò si avveri espresso da Giordano Giuseppe ,Segretario Regionale e Donato Russo, Segretario Provinciale dell‘UGL metalmeccanica.
"Dopo tutti i sacrifici che sono stati richiesti al sito, è d‘obbligo urgente sedersi intorno ad un tavolo per discutere con Azienda e Regione focalizzando un'iniziativa utile di confronto con impegni precisi .Sentire dichiarazioni ed accuse dell‘A.D. FIAT Marchionne certamente non elogianti ai lavoratori e sindacalisti Italiani ,oramai siamo abituati – continuano i dirigenti UGL – ,certo è crediamo su Fabbrica Italia e chiediamo al governo Regionale, invece, di obbligare Fiat a mantenere fede agli impegni, assumendosi precise responsabilità.Vogliamo ricordare che l'amministratore delegato della Fiat,quando si pronuncia le sue poche parole sono ’leggi’,n’è esempio sù come insistette sulla necessità di chiudere lo stabilimento siciliano entro il 2012,cosa che ha portato a termine.Bisogna prenderne atto e registrare queste considerazioni fatte da FIAT ed è ciò che noi UGL stiamo ribadendo a chiari lettere sullo scenario che si potrebbe prospettare a breve, con lo spostamento delle produzioni in Serbia e nei Paesi dell’Est, non solo per lo stabilimento SATA di Melfi ma,per tutti i siti produttivi Italiani ed il tutto và scongiurato:sarebbe una catastrofe lavorativa se ciò accadesse,uno zumami che coinvolgerebbe migliaia di lavoratori che si troverebbero, inaspettatamente dall’oggi al domani, con delle lettere di licenziamento in tasca“.
Bas 03