LEGAMBIENTE, UN DDL CONTRO PESTICIDI IN AGRICOLTURA

Legambiente Basilicata esprime soddisfazione per la presentazione del disegno di legge “Delega al Governo per Nuove norme per l'utilizzo dei prodotti fitosanitari in Agricoltura” d'iniziativa del Sen Francesco Ferrante, che è anche responsabile agricoltura di Legambiente nazionale. Il ddl è stato presentato questa mattina a Roma nel corso di una conferenza stampa che ha visto la partecipazione di Antonio Longo, presidente del Movimento Difesa del Cittadino (MDC) e Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente. Primi firmatari del Disegno di Legge “Delega al Governo per Nuove norme per l'utilizzo dei prodotti fitosanitari in Agricoltura” d'iniziativa del Sen. Francesco Ferrante, i Senatori del Pd Emanuela Baio, Filippo Bubbico, Silvia Della Monica, Roberto Della Seta, Roberto Di Giovan Paolo, Mauro Maria Marino, Alberto Maritati, Paolo Nerozzi, Gian Piero Scanu, Gian Carlo Sangalli, Vincenzo Maria Vita e i Senatori del SVP Manfred Pinzger e Helga Thaler.
Tra i punti fondanti del Disegno di Legge una serie di misure di cui l'Italia dovrà dotarsi entro il 1° gennaio 2013, tra cui: disincentivare progressivamente l'uso della fitosanitaria in agricoltura e al contempo introdurre misure incentivanti pratiche agricole che facciano ricorso ad un uso minore di fitofarmaci, privilegiando i metodi non chimici, affinché gli utilizzatori professionali di fitofarmaci adottino le pratiche o i prodotti che presentano il minor rischio, comunque tendente a zero; introdurre il principio di precauzione a tutela della salute dell'uomo, con particole attenzione ai bambini, degli animali, delle biodiversità e dell'ambiente; introdurre il concetto di valutazione del rischio, sia nel processo di autorizzazione per nuovi fitofarmaci, sia nella verifica degli effetti che residui degli stessi possono avere sulla salute dell'uomo, con particolare attenzione ai bambini, degli animali, delle biodiversità e dell'ambiente; vietare l'uso di pesticidi in aeree specifiche, quali parchi, giardini pubblici, campi sportivi e aree ricreative, cortili delle scuole e parchi gioco nonché in prossimità di aree in cui sono ubicate strutture sanitarie o le aree protette nazionali e regionali; eliminare il rischio d'inquinamento conseguente all'uso di pesticidi di falde acquifere e sorgenti di acqua potabile; vietare a chiunque l'utilizzazione di prodotti fitosanitari se: l'area è confinante con una coltivazione biologica e comunque se tale distanza è inferiore a trecento metri; proteggere l'attività pronuba degli insetti impollinatori attraverso adeguate precauzioni, vietando l'uso di prodotti fitosanitari su piante in fioritura, anche se spontanee e situate sotto la coltura principale; adottare misure volte a promuovere programmi di informazione e di sensibilizzazione, in particolare sui rischi e i potenziali effetti acuti e cronici per la salute umana dei pesticidi e sull'utilizzo di alternative non chimiche, anche attraverso integrazioni e modifiche ai programmi scolastici; elaborare un elenco che individui sostanze altamente tossiche, in particolare quelle cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione, che non potranno essere autorizzate, così come per le sostanze che interferiscono sul sistema endocrino e quelle valutate come persistenti, bioaccumulanti e tossiche, nonché quelle molto persistenti e molto bioaccumulabili.
(bas – 04)

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