“Nonostante gli impegni assunti grazie alla forte pressione esercitata dalle segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil, e l'accordo quadro transitorio dello scorso 25 febbraio, siglato con la Regione Basilicata e le parti sociali e datoriali, ad oggi circa 2000 lavoratori non percepiscono ancora nessun sostegno al reddito dal primo gennaio 2010”.
E’ quanto si legge in una nota sindacale congiunta della Cgil, Cisl e Uil.
“E' del tutto evidente – proseguono i sindacati – che tale ritardo è imputabile alla farraginosità con cui il Governo Nazionale ha inteso gestire la questione.
Il Governo regionale aveva assunto l'impegno di anticipare le risorse necessarie, in attesa dell'accordo con il Governo nazionale, ma ad oggi questo intervento non si rende necessario in quanto c'è disponibilità finanziaria giacente presso l'Inps, a valere sui fondi degli ammortizzatori sociali degli anni scorsi, dedicati alla regione Basilicata.
Per queste ragioni tale ritardo della Regione Basilicata non è giustificabile.
Cgil, Cisl e Uil di Basilicata – affermano – chiedono alla Regione Basilicata di porre in essere ogni iniziativa utile ad accelerare l'iter procedurale, congiuntamente con l'Inps, per riconoscere il diritto al sostegno al reddito a tutti i lavoratori iscritti nelle liste di mobilità in deroga e cigs in deroga, anche oltre il secondo anno di proroga e l'annesso programma di formazione.
Inoltre va ampliata la platea degli aventi diritto ai lavoratori con contratti atipici, come ribadito anche nell’accordo del 25 febbraio scorso, cui non viene riconosciuto, oggi, alcun sostegno al reddito.
Riteniamo – concludono i sindacati – prioritaria l'erogazione del sostegno al reddito per questi lavoratori, che hanno già subito le più gravi conseguenze della crisi, con la perdita del lavoro, e che oggi vivono in condizioni di assoluta indigenza, assieme alle loro famiglie”.
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