NUOVA GIUNTA, POTENZA (PU) REPLICA A SPERANZA

“Pur raccogliendo l’invito ad abbassare i toni della polemica, i Popolari Uniti ribadiscono tutte le loro perplessità in ordine alla soluzione data all’Esecutivo. E’ una giunta che non esprime la volontà degli elettori e non è rappresentativa della coalizione, ma di una parte limitata di essa. Come tale è difficile definirla, come ha cercato di fare il segretario regionale del Pd, una giunta rappresentativa del meglio della società civile. Non bisogna aver studiato alle Frattocchie o alla Camilluccia (le scuole di formazione rispettivamente per i giovani comunisti e democristiani, ndr) per capire che la società civile si esprime con il voto e con una rappresentanza istituzionale che ne sia lo specchio fedele”. Lo dichiara il segretario regionale dei Popolari Uniti, Antonio Potenza, replicando a quanto affermato dal segretario regionale del Pd, Roberto Speranza.
“Questa Giunta – prosegue – nasce all’insegna di un progetto non comprensibile e di slogan populistici e demagogici su un rinnovamento tutto forma e niente sostanza, presentandosi all’opinione pubblica più come un Direttorio delle corporazioni che come espressione delle forze vive della società; forze che si sono espresse presentandosi con una lista e cercando un consenso preventivo alle idee ed ai candidati di un partito: imprenditori, liberi professionisti, medici, veterinari, sindacalisti, sociologi; che cosa rappresentano questi, la società incivile?
Il vulnus alla democrazia – continua Potenza – si è avuto nel momento in cui una forza minoritaria della coalizione, anziché esercitare il suo ruolo di guida, cercando, con fatica e pazienza, un accordo complessivo, ha detto alle altre forze: prendere o lasciare, ben sapendo che a) il governo viene staccato dalla coalizione e costretto a navigare a vista, b) la coalizione perde la sua identità plurale, diventando sommatoria delle forze che ci stanno.
E questo, per un partito come i Popolari Uniti, che della fedeltà al Centrosinistra ha fatto la sua bandiera da dieci anni diventa particolarmente duro da digerire.
Che cosa diremo ai nostri elettori?, che siamo cattolici e siamo sempre pronti a porgere l’altra guancia?
La verità è che un atto di arroganza rischia di cambiare la geografia politica regionale. Una cosa è fare le regole, tutte insieme e, possibilmente prima di mettersi insieme, altra cosa è appropriarsi del consenso ricevuto da altri per dettare regole ad escludendum. Il tutto, francamente, rassomiglia a quelle operazioni finanziarie fatte a danno dei risparmiatori. Oltre ad una finanza creativa, c’è adesso una politica creativa che si fa con i voti degli altri. Come sia andata nella finanza è sotto gli occhi di tutti. Speriamo che la politica regionale non faccia la stessa fine.
Nell’interesse della Basilicata auguriamo buon lavoro all’Esecutivo.
Per quanto riguarda i Popolari Uniti, essi da oggi lavoreranno perché le forze moderate, riformiste e cattoliche prendano coscienza di essere il vero partito di maggioranza in Basilicata e si muovano in sintonia, bandendo tutti quei comportamenti che hanno impedito la edificazione di un partito di riferimento per la comunità di Basilicata.”

BAS 05

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