Il movimento “Metà di Tutto Basilicata”, nato all'indomani delle ultime elezioni regionali, che hanno registrato l’assenza di donne elette nel consiglio regionale di Basilicata, esprime grande apprezzamento per le scelte operate dal Presidente della Regione Vito De Filippo nella composizione della Giunta regionale.
“Giunta che, a differenza del Consiglio, risulta essere rappresentativa dell’intera società lucana costituita da uomini e donne che paritariamente si impegnano a e lavorano per il miglioramento della comunità.
E risulta, cosi, essere in linea con il programma di innovazione che il Presidente De Filippo intende realizzare nei prossimi anni.
La presenza in Giunta di Wilma Mazzocco presidente di Confcooperative Basilicata, da sempre impegnata per dare risposte, attraverso l’organizzazione dei servizi socio-sanitari ai bisogni sociali della nostra comunità, Rosa Mastrosimone donna di grande carattere ed impegno politico, e Rosa Gentile componente Giunta nazionale “Donna Impresa”, vice presidente della Camera di Commercio di Matera, componente del Comitato nazionale di Parità del Ministero del Lavoro, quindi molto sensibile alle questioni della parità di genere e della rappresentanza delle donne nell’economia e nell’impresa, dimostrano – sottolinea il movimento – che le donne hanno soprattutto titoli e competenze per occuparsi ad alti livelli di ogni aspetto della società e partecipare completamente alla vita politico-istituzionale ed amministrativa della nostra regione.
Dopo il buon inizio e il segnale di civiltà e parità nella composizione della Giunta – che ci ha messo quarant’anni per manifestarsi nella nostra regione – continua comunque il nostro appello al Presidente De Filippo e la nostra richiesta di rispetto del principio della democrazia paritaria e che il metodo della presenza paritaria delle donne venga applicata ovunque, continuando su questa strada nelle nomine degli Enti sub regionali, delle società partecipate dalla Regione Basilicata e nelle nomine dei revisori dei conti degli enti regionali.
Soltanto cosi non ci troveremo, in futuro, dinanzi ad un dato elettorale che escludendo le donne dalla rappresentanza politica, colloca la Basilicata tra le ultime regioni per la qualità della democrazia istituzionale”.
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