“La Basilicata, terra di frontiera nella geografia giudiziaria, non può perdere presidi importanti. Il foro di Potenza, già alle prese con tempi lunghi, non è in grado di assorbire anche il flusso dei procedimenti ora gestiti altrove. Imporre disagi al cittadino, significa disincentivare lo stesso nell’esercizio del ricorso alla giustizia. Per questo, proposto ed approvato in Consiglio provinciale di Potenza un punto all’ordine del giorno sulla possibile chiusura dei tribunali di Lagonegro, Melfi e Matera”.Lo sostiene in un comunicato il coordinatore dei gruppi di minoranza Aurelio Pace che in merito ha chiesto, con un punto specifico da inserire nell’agenda su proposta dei consiglieri Destino e Costanzo, che il Consiglio si esprima su un nuovo rischio concreto d’isolamento per la Basilicata.
“La questione – prosegue Pace – sta tutta nella proposta avanzata dal Consiglio Superiore della Magistratura di sopprimere i fori al cui interno operino meno di venti togati. Per questo ora salterebbe fuori anche il tribunale di Matera, accomunato a quello di Melfi e Lagonegro dalla stessa condizione, e sulla cui chiusura la minoranza, a suo tempo, aveva già espresso un secco no”. Pace spiega come “l’unica soluzione alla necessità di cassa non possa e non debba essere quella di chiudere dei tribunali affidandosi solo ai numeri. Numeri che da soli non rendono giustizia al lavoro quotidianamente svolto”.
“Lagonegro, Matera e Melfi – sottolinea – sono realtà sensibili. Chiuse, renderebbero ancora più difficile il controllo dei territori, lasciando spazi sempre più ampi ad infiltrazioni di altra natura.
I tribunali di Lagonegro, Melfi e Matera vanno potenziati nel loro organico – rilancia il coordinatore – chiarendo anche che non spetterebbe al CSM la facoltà di soppressione dei tre tribunali, bensì al Ministero di Grazia e Giustizia e che presso di esso va fatta pressione perché la Basilicata non perda altri pezzi importanti nelle proprie istituzioni. L’opposizione in Consiglio Provinciale, chiude Pace, è pronta a stimolare la maggioranza su questi temi, nella convinzione che questa non possa essere una battaglia di parte”.
BAS 05