L’offerta agrituristica lucana è matura per diventare attività di turismo rurale a 360 gradi, coniugando la cucina tipica e i sapori contadini con le escursioni e la riscoperta degli antichi mestieri e per diventare la “vetrina privilegiata” del progetto “La spesa in campagna”: è questo il messaggio che a parere di Turismo Verde – l’Associazione Regionale degli Operatori Agrituristici della CIA di Basilicata – viene dalla IV Giornata Nazionale dell’Agriturismo che ha coinvolto una dozzina di aziende delle due province.
Tra le iniziative che si sono tenute nella giornata di ieri, significative sono le visite guidate alle aziende L’Assiolo di località S. Giuliano di Miglionico e della Masseria Cantore di Terranova del Pollino che hanno visto protagonisti gli agricoltori pensionati dell’Anp di Brienza e gli agricoltori della Cia di Tricarico in due aree significative per il patrimonio naturalistico e rurale.
Per Paolo Carbone, presidente di Turismo Verde-Cia, l’obiettivo principale è quello di aumentare la qualità dei servizi offerti agli ospiti garantendo un livello superiore alla norma.
La Giornata dell’Agriturismo inoltre ha rappresentato una prima sperimentazione sul campo di un progetto per lo sviluppo e il rafforzamento dei circuiti brevi di commercializzazione dei prodotti agricoli lucani denominato “La spesa in campagna”.
Il progetto più complessivo prevede una serie di azioni da sviluppare per realizzare un circuito regionale breve di valorizzazione e commercializzazione attraverso l’istituzione di mercati dei produttori, di “spacci locali” (punti vendita diretta gestiti in forma associata da imprenditori agricoli), patti di filiera, un marchio e l’utilizzo del sito web www.laspesaincampagna.net dove poter consultare le varie aziende individuare la mappa e persino scaricare il software per la navigazione Gps per raggiungerle.
Elementi fondamentali del progetto sono l’etichetta “prezzo chiaro” obbligatoria per i prodotti venduti attraverso la rete e il logo dei Circuiti brevi e l’albo regionale delle aziende agricole della filiera corta al fine di garantire un corretto e trasparente funzionamento di circuiti brevi di commercializzazione o “filiera corta”.
Oggi andare in campagna a fare acquisti permette, d’altra parte, risparmi significativi per i consumatori. Se, ad esempio, si spendono 100 euro di prodotti alimentari, c’è un taglio netto di 30 euro rispetto alla tradizionale catena distributiva. E se anche si aggiunge il costo della benzina, in media 5 euro, la visita alla fattoria consente, complessivamente, una minore spesa di 25 euro.
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