“Dopo l’annuncio di Marchionne di trasferire in Serbia la produzione del monovolume L0 il nuovo modello destinato a sostituire Musa, Multipla ed Idea, in Italia sono scoppiate le polemiche che hanno coinvolto tutti i soggetti interessati, Azienda, Sindacati, e Governo”. Lo afferma il Segretario Fismic Basilicata, Marco Roselli.
“Sembrerebbe – continua Rosselli – che si voglia mettere in discussione il progetto Fabbrica Italia ed è per questa ragione che riteniamo necessario che la Fiat chiarisca nel prossimo incontro di mercoledì a Torino, cosa intenda produrre in Italia e con quali volumi per garantire i livelli occupazionali e gli investimenti programmati. La Fismic che da sempre si è impegnata nella difesa del lavoro e degli investimenti nazionali continuerà a sostenere questo ambizioso progetto dichiarandosi disponibile al confronto costruttivo che confermi l’aumento dei volumi produttivi degli stabilimenti italiani. Anche Melfi – aggiunge Rosselli – poteva essere una valida alternativa per la produzione del piccolo monovolume Fiat, chi vive la fabbrica sa bene che i tecnici stavano facendo già da alcuni mesi delle prove in tal senso, quindi anche noi siamo delusi ed amareggiati poichè sentiamo forte la necessità di un secondo modello che garantisca uno sviluppo al nostro territorio che vede in particolare un indotto in sofferenza. In Italia esiste un sindacato maggioritario partecipativo e responsabile pronto alle sfide e all’innovazione che senza mettere in discussione i diritti fondamentali dei lavoratori come qualcuno vuole fare credere, difende il lavoro e l’occupazione e Pomigliano ne è la prova. La conflittualità estremizzata e un’ideologia anacronistica più vicina ad un partito di lotta che all’interesse dei lavoratori – conclude Rosselli – allontanano produzioni ed investimenti dal nostro Paese, questo i lavoratori cominciano a capirlo bene in tutti gli stabilimenti visti gli scarsi dati di partecipazione agli scioperi politici di parte e di questo la Fiat non può non tenerne conto”.
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