API E CNA CAPOFILA DEL PIOT MATERA E COLLINA

“Un grande, unico sistema turistico all’aperto per raccontare la storia millenaria dell’uomo e candidare Matera a capitale europea della cultura per il 2019. Questa è la sfida che il partenariato pubblico-privato del PIOT di Matera e Collina ha lanciato con un’operazione che crea un sodalizio che non ha precedenti sul territorio”. Lo affermano, in un comunicato stampa, l’Api e la Cna di Matera. “Il primo vero successo del Pacchetto Integrato di Offerta Turistica di Matera e Collina, infatti, è stato quello di mettere insieme ben 39 soggetti, equamente suddivisi tra istituzioni pubbliche, associazioni imprenditoriali private e fondazioni e associazioni culturali. Tra i primi, il ruolo di capofila è stato assegnato al Comune di Matera, seguito da Provincia, Camera di Commercio, Agenzia Spaziale Italiana, Parco delle chiese rupestri, Gal Bradanica, e i Comuni di Montescaglioso, Pomarico, Miglionico, Grottole, Grassano, Irsina, Ferrandina”.
Capofila della parte privata è l’Api, insieme alla Cna, cui seguono le altre associazioni dell’industria, dell’artigianato, del commercio e della cooperazione, portatori di interessi economici, con il qualificato contributo scientifico delle fondazioni e associazioni culturali tra cui spiccano Zetema, La Scaletta e Matera 2019.
“La proposta del PIOT di Matera e Collina – commentano Nicola Fontanarosa, vice presidente dell’API e Antonio Braia, presidente CNA – consiste nel rendere fruibile il rilevante patrimonio storico e naturalistico mediante il completamento del recupero di parti importanti dei Sassi ancora soggette a degrado per un riutilizzo con finalità turistico/ricettive, nonché il recupero di masserie fortificate e iazzi e il miglioramento e messa in sicurezza della sentieristica all’interno del Parco Storico delle Chiese Rupestri. Altro tassello importante per l’ampliamento dell’offerta turistica del territorio è rappresentato dalla valorizzazione dell’area compresa tra il Colle di Timmari e l’invaso artificiale di San Giuliano per farne un grande Parco naturalistico usufruibile dai turisti per la visita della flora e della fauna locali”.
“La componente naturalistica e culturale del Parco delle chiese rupestri è il trait d’union tra Matera e la sua Collina, dove comunque non mancano altri attrattori culturali come l’Abbazia Benedettina di Montescaglioso e il Castello del Malconsiglio di Miglionico”.
“Nell’evidenziare l’apporto fondamentale di soggetti come la Camera di Commercio, il Gal, la Fondazione Zetema, e tanti altri – concludono il vice presidente dell’API e il presidente CNA – è importante sottolineare che il nostro PIOT dovrà collegarsi con gli altri PIOT della regione e, in modo particolare, con quelli del Metapontino e della Montagna Materana, in perfetta sintonia con il Piano Turistico Regionale che individua in Matera la porta principale del turismo in Basilicata”.
(bas – 04)

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