“Sessantacinque anni dopo la liberazione di Auschwitz, la Giornata della Memoria per non dimenticare la Shoah e' '’un alto valore civile’, come sottolinea il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ma non deve limitarsi al ricordo dell'Olocausto degli ebrei per diventare occasione di riflessione sui rigurgiti antisemiti e razzisti che si riaffacciano, pericolosamente, da noi e in tutt'Europa”. E' quanto sostiene la presidente del gruppo Prc in Consiglio regionale, Emilia Simonetti, sottolineando che “è sicuramente positivo il buon numero di iniziative che si svolgono anche nelle scuole lucane ma l'insegnamento ai giovani di quanto e' accaduto durante l'Olocausto dovrebbe essere maggiormente collegato al tema dei diritti umani, senza fermarsi alla semplice enunciazione dei fatti. Se vogliamo veramente contribuire a creare gli “anticorpi” dell'antisemitismo, del razzismo, della diffidenza nei confronti di extracomunitari e in generale di altri popoli ed etnie – dice Simonetti – dobbiamo utilizzare in modo più efficace e “produttivo” la Giornata della Memoria per attualizzarla ai problemi di oggi che sono legati essenzialmente alla convivenza e comprensione tra popoli, alla cittadinanza attiva, alla legalità. In Sicilia, ad esempio, cosi' come non dimentichiamo il grande stuolo dei giusti italiani che, a rischio della loro stessa vita, contribuirono a salvare molte migliaia di ebrei, non soltanto italiani, ricorderanno, con una manifestazione, Peppino Impastato e le altre vittime dell'Olocausto della mafia. C'è bisogno inoltre – continua Simonetti – di tenere alta la guardia contro il razzismo che non colpisce in Italia solo i “neri” e gli immigrati ma anche i meridionali come purtroppo si sente troppo spesso da interventi di esponenti politici “padani” e si legge in giornali e riviste del Nord”.