Un week end fra natura e cultura. Fra le suggestioni e gli stupori offerti dalle Dolomiti Lucane e dai loro borghi scavati nella pietra (Castelmezzano e Pietrapertosa) e dal fascino dei sentiri e dei boschi del parco di Gallipoli Cognato. Per la seconda volta si è giocata la carta dell'ospitalità. Operatori dell'informazione che si occupa di ambiente e turismo ospitati in queste fantasmogoriche località per far in modo che siano conosciute e presentate a un più vasto pubblico sul palcoscenico nazionale ed europeo.
E le scoperte preziose, in questi contesti, non mancano. Oltre ai due borghi scolpiti nell'arenaria, oltre al parco di Gallipoli Cognato, c'è la straordinaria città di Utopia, a Campomaggiore vecchio, c'è la sfida del “volo dell'angelo” e il “percorso delle sette pietre”. Fino ad allargarsi alla straordinaria bellezza dei Sassi di Matera.
Una scommessa la cui valenza strategica in termini di impatto di immagine e di promozione del territorio viene sottolineata dai sindaci dei due borghi delle Dolomiti Lucane, i sindaci di Pietrapertosa e Castelmezzano, Pasquale Stasi e Domenico Cavuoti. Peraltro è dimostrato che, almeno la metà di quelli che la scorsa estate hanno sperimentato il “volo dell'angelo”, era venuto a conoscenza della cosa attraverso il “passaparola”. Cero poi, se a esso si aggiunge una buona copertura degli altri media (carta stampata, ma anche televisioni, radio, rete), la cosa va anche meglio. In particolare, sottolineano gli amministratori della zona, può essere utile ottenere una attenzione da parte delle riviste specializzate: su ambiente, natura, viaggi. Sugli itinerari che si interessano del recupero delle culture, delle tradizioni, delle tipicità, di un tempo più lento nella stagione in cui tutto corre troppo in fretta. E poi il piacere di richiamare l'attenzione di chi vuole ritrovare gli antichi profumi e i sapori che sembravano irrimediabilmente perduti e dimenticati. E che invece, fra le nostre montagne, sono custoditi e riproposti. E sono profumi e sapori di erbe selvatiche, di piatti della tradizione gastronomica contadina povera, di produzioni tipiche dei territori lucani.
(A.S.-BAS01)