DATI SVIMEZ, PEPE: PIANO PER LAVORO, FORMAZIONE, INNOVAZIONE

“Il Mezzogiorno e la Basilicata pagano duramente gli effetti della crisi. Il quadro che ci ha consegnato lo Svimez sulla situazione sociale ed economica del Mezzogiorno d'Italia è pauroso. Non vi sono alibi, in modo particolare sulle responsabilità del Governo centrale, a partire dai tagli operati in maniera indiscriminata sul trasferimento delle risorse ordinarie che è passato dal 41,1% nel 2001 a poco più del 34% nel 2009, quale spesa pubblica in conto capitale per le regioni rientranti nell'area del mezzogiorno. In tutto questo siano lontanissimi dal 45% di spesa pubblica stabilito dalle leggi dello Stato”. Lo afferma in un comunicato il segretario regionale della Cgil Antonio Pepe.
“In termini di ricchezza prodotta, – prosegue – abbiamo assistito ad un vero e proprio tracollo, in modo particolare per alcune regioni, ed in Basilicata registriamo un meno 5%.
Se si analizzano i dati settoriali, si può notare che l'industria, in modo particolare, ha fatto crollare il prodotto interno lordo, pur essendo quest'ultimo un indicatore molto discutibile.
L'allarme lanciato dallo Svimez, sulle difficoltà dell'industria nel mezzogiorno, va preso nella massima considerazione. È urgente promuovere una nuova politica industriale per il sud con risorse adeguate e misure consistenti.
Non era mai accaduto che il livello di ricchezza tornasse ai valori di 10 anni prima. Il nostro mezzogiorno rischia di essere la “nuova frontiera della povertà”, in un contesto nazionale ed europeo già particolarmente grave, anche in termini di mancanza di tutele per i molti lavoratori precari espulsi dal ciclo produttivo. Concordiamo con lo Svimez sulle cause principali di questa grave situazione recessiva e come abbiamo già richiamato gli investimenti rallentano e le famiglie continuano a non consumare, per ovvie ragioni. La stragrande maggioranza delle famiglie meridionali è monoreddito ed il Governo nazionale, oltre a ridurre i finanziamenti ordinari, ha bloccato le consistenti risorse dei fondi FAS.
La situazione peggiore, in questo quadro a tinte fosche, riguarda i giovani, in particolare della nostra regione, che conta ben 14000 emigrati verso il centro nord nel solo 2009.
Gli stessi occupati, in termini assoluti, sono tornati ai livelli del 2000.
Crediamo sia giunto il tempo di operare concretamente e ribadiamo l'urgenza di un piano per il lavoro, per la formazione e per l'innovazione tecnologica di processo e di prodotto che consenta di creare un mercato del lavoro favorevole alle nuove generazioni. Altrettanto indispensabile è l'avvio di un piano di infrastrutturazione capace di superare il gap storico con il resto del paese, in termini di costruzioni di reti che si congiungano agli assi fondamentali del trasporto ferroviario e viario. È necessario, inoltre, l'adeguamento dei sistemi di servizi logistici ed il potenziamento della rete a banda larga, in modo particolare attraverso la definizione di progetti esecutivi con obiettivi temporali definiti, a partire dalla messa in rete delle aree industriali, quelle lucane in particolare.
È finito il tempo di cincischiare e cadere nella polemica nelle e fra le istituzioni, – conclude il segretario della Cgil Pepe – bisogna costruire fattivamente le condizioni per una ripresa certa, se si vuole evitare la definitiva deriva del Mezzogiorno e della Basilicata”.

BAS 05

Cosa stai cercando?
Tipologia/Dipartimento
Dipartimento
Intervallo date

Aiutaci a migliorare

Questo portale è attualmente in versione beta. Alcune funzionalità potrebbero non essere ancora disponibili o completamente operative. Vi invitiamo a segnalarci eventuali problemi o suggerimenti per migliorare i servizi.

Grazie per la collaborazione

Questionario di gradimento

Compila il questionario di gradimento

Le comunichiamo che le risposte fornite saranno trattate in forma anonima e aggregata, in modo tale che non si possa risalire al compilatore; esse saranno raccolte e gestite esclusivamente dall’Amministrazione per i soli fini di indagine sulla qualità percepita dei servizi erogati.