Il presidente dell’API Nunzio Olivieri ha segnalato al Prefetto di Matera il disagio patito dalle imprese che smaltiscono le acque reflue con autobotti nell’impianto di depurazione di contrada Pantano. Infatti, la chiusura del depuratore, a seguito di provvedimento giudiziario di sequestro preventivo, oltre a porre problemi di natura igienico-sanitaria per lo smaltimento dei liquami, crea un notevole danno alle imprese locali che svolgono il servizio di conferimento a mezzo di autobotti. Il problema non è nuovo. Olivieri ricorda che un’analoga interruzione si verificò nello scorso mese di maggio (e si protrasse per tre mesi), quando l’impianto fu chiuso per consentire interventi tecnici di adeguamento. All’epoca le imprese interessate furono autorizzate a conferire i liquami nel depuratore di Pisticci. Al fine di consentire la ripresa dell’attività imprenditoriale, il presidente dell’API ha chiesto al Prefetto Monteleone di intervenire per trovare, unitamente ad Acquedotto Lucano, una soluzione urgente e transitoria presso altro depuratore sito in un comune circostante, nelle more che sia ripristinato il corretto funzionamento dell’impianto di contrada Pantano.
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