“La storia dell’ente irrigazione è una storia complicata che merita un’ampia e approfondita discussione in Consiglio regionale e mette in evidenza una diversità di vedute fra le regioni Basilicata e Puglia e il Governo”.
Lo ha detto il presidente della Regione, Vito De Filippo, rispondendo a un’interrogazione del consigliere Ernesto Navazio.
“L’accordo di programma del 1999 riguardante la gestione della risorsa idrica e siglato dalla Regioni Puglia e Basilicata e dal Governo resta ancora oggi un accordo storico per le innovazioni che introduceva nelle relazioni fra i territori su questa delicata materia. Non è un caso che oggi le regioni Molise e Campania stanno avviando lo stesso percorso. Quell’accordo si giocava non su una partita esclusivamente remunerativa considerato che l’acqua è patrimonio di tutta l’umanità, ma sulla necessità di introdurre forme di compensazione economica per tutelare meglio l’ambiente e la stessa risorsa idrica. Da quella felice intuizione nacque Acqua spa partecipata dalle due regioni con la possibilità del ministero dell’Agricoltura di entrare nell’assetto societario. Eravamo e siamo ancora oggi convinti che questa struttura possa determinare forme innovative nella gestione dell’acqua al posto dell’ente irrigazione che in questi anni si è fortemente indebitata e non si è più dimostrata all’altezza di assolvere alle sue funzioni. Il governo, invece, ha affrontato il problema diversamente ampliando il commissariamento con un commissario e tre sub commissari. L’unica novità, in questi ultimissimi anni, è stato il fatto che l’ente irrigazione ha obbligato i consorzi di bonifica a pagare l’acqua. Ma questo non è sufficiente ancora oggi a coprire i costi di gestione dell’ente che ammontano a 14,5 meuro l’anno. Noi, sul debito dell’ente irrigazione, non vogliamo mettere un solo centesimo. Eppure c’è qualche novità. Il ministro Galan ha risposto alle nostre ripetute sollecitazioni e nelle prossime settimane ci incontreremo meglio per capire in modo più approfondito le intenzioni del Governo su questa materia. Dopo questo incontro sarà opportuno che il Consiglio regionale si fermi a discutere su questo tema per decidere tutti insieme il futuro di Acqua spa”.