“Ci auguriamo che il “ricatto” che proviene dal centrosinistra materano scuota la coscienza e la dignità del gruppo dirigente dell’Udc lucano che è ancora in tempo per evitare l’ “abbraccio mortale” con la sinistra e riprendere, in piena coerenza, con il Pdl la strada avviata con l’opposizione alla Giunta De Filippo in questa legislatura che diventa adesso unica e vera proposta di alternativa di Governo della Regione”: a sostenerlo è il coordinatore regionale vicario del Pdl sen. Egidio Digilio.

“Spetta ai dirigenti dell’Udc dunque – continua Digilio – decidere se accettare l’ “aut aut”: sostenere il candidato sindaco del centrosinistra Adduce o abbandonare il tavolo della nuova maggioranza regionale intorno a De Filippo, dove magari può ottenere in premio un buon posto nel ripristinato listino, tanto più che “il futuro al centro” indicato dall’attuale Governatore non è una scelta obbligata. Noi confidiamo in quelle motivazioni originarie che ci hanno visti insieme condurre tante battaglie contro la politica del clientelismo e del favoritismo, per affermare pari opportunità tra i lucani, in difesa della famiglia, dello stato sociale e dei più deboli”.

Secondo Digilio “la “politica dei due forni” in cui Casini ha ricacciato il suo partito vede proprio a Matera il caso forse più clamoroso perché non si può chiedere all’Udc di sostenere De Filippo e ad un centinaio di km di fare tutt’altro per il nuovo sindaco di Matera.

Per l’Udc si tratta inoltre di decidere se abdicare al ruolo di rappresentanza di settori di cattolici moderati che non vogliono votare De Filippo e il centrosinistra nemmeno “turandosi il naso” a vantaggio di chi, Vangelo in mano, ne proclama l’unica rappresentanza, non esitando a farsi prestare da Bossi uno slogan che gli si ritorce come un boomerang perché i lucani vogliono essere “padroni in casa propria ed essere amministrati dai lucani”.
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