(ACR) BANDO VALBASENTO, SALIERNO: UNA NUOVA FASE DI SVILUPPO

“Le 42 proposte di partecipazione al Bando Valbasento che si traducono in altrettanti progetti per investimenti in attività produttive e nuova occupazione sono la migliore e più incoraggiante testimonianza che l'area industriale della provincia di Matera ha potenzialità non ancora utilizzate e che, quindi, ci sono le condizioni per dare concretezza ai programmi di deindustrializzazione”. E' quanto sostiene il consigliere regionale del Pd, Adeltina Salierno.

“Le 42 proposte sono il segno tangibile della positiva strategia perseguita dalla Regione – sostiene Salierno – attraverso il Bando ‘Valbasento’, per sperimentare una nuova strategia industriale che punta al concreto sostegno e all’incentivazione delle iniziative produttive, ricorrendo a procedure snelle e veloci e instaurando un rapporto più costruttivo tra mondo delle imprese e istituti di credito. Sono queste in fondo – aggiunge – le linee già definite nella ‘Legge regionale per lo sviluppo e la competitività del sistema produttivo lucano’ e tradotte nel ‘Disciplinare per la concessione delle agevolazioni per la realizzazione dei Piani di sviluppo industriale’. La Regione, dunque, si pone l’obiettivo di rafforzare il tessuto imprenditoriale sano e vitale della Basilicata, incentivando, allo stesso tempo, attività innovative, quali quelle legate all’agroindustria, all’energia, all’automotive. Si riaprono, quindi, le speranze per il futuro della Valbasento e di alcune migliaia di lavoratori in Cassa integrazione guadagni o in mobilità della provincia di Matera”.

“A questo – continua il consigliere del Pd – si aggiunge l’Accordo di Programma Quadro per la bonifica della Val Basento sottoscritto dal Ministero dell’Ambiente e fortemente voluto dalla Regione Basilicata, dalla Provincia di Matera, con il sostegno dei Comuni dell’area, che è un nuovo importante passo avanti per favorire i programmi di sviluppo della Val Basento. La messa in sicur ezza delle acque di falda e dei suoli della Val Basento – conclude – avrà positive conseguenze sull’intera zona industriale che già da giugno scorso può contare su un’ulteriore quota di 2.850 ettari di superficie esente da fenomeni di inquinamento”.

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