DISABILI, “VERSO LA LUCE”: POSITIVO CORSO SU METODO JOULE

A conclusione del il percorso formativo per apprendere il metodo Joule che si è tenuto a Grumento Nova l’associazione di volontariato “Verso la luce” traccia un bilancio dell’iniziativa. L’esperta, dottoressa Mary Ruprecht, della Valpar I.C. – si legge in un comunicato – ha illustrato ad un gruppo di operatori della stessa Associazione il metodo nei suoi dettagli.
Joule – spiega l’associazione di volontariato disabili – è uno strumento tecnico che, attraverso l’applicazione di test specifici volti alla misurazione delle capacità residue, valuta le reali possibilità inerenti il movimento, la forza, la tolleranza e la resistenza temporale mediante esercizi pratici. Simultaneamente l’attenta osservazione dell/degli operatore/i e la capacità di coinvolgere l’utente, senza condizionarlo, consentono di realizzare un report dal quale si evince la reale possibilità lavorativa con la specifica delle diverse attività che può svolgere. Il tempo richiesto per la realizzazione di una valutazione completa oscilla tra le 7/8 ore consecutive quando la persona disabile riesce a collaborare per tutta la durata; quando invece si rileva la stanchezza della persona, occorre sospendere per proseguire successivamente.
I test, – sottolinea la nota – strutturati in numerosi protocolli, non necessariamente applicabili a tutti, permettono addirittura di individuare e creare protocolli personalizzati. Tutto ciò al fine di rispondere, anche, alle diverse richieste provenienti dai datori di lavoro, fra l’altro con l’opportunità di inserire indicazioni specifiche e congrue alla singola persona.
In America e laddove viene già utilizzato, la valutazione viene richiesta prevalentemente dai datori di lavoro sulle specifiche esigenze aziendali. Joule prevede, infatti, anche un incontro tra operatore e situazione lavorativa (Job Analysis) in modo da individuare la persona più idonea nella specifica realtà lavorativa.
Attraverso l’applicazione dei protocolli è possibile, fra l’altro, ricavare anche gli interessi e le attitudini delle singole persone disabili e ciò consente di dare risposte veramente qualitative non solo agli stessi disabili, quanto ai datori di lavoro. È chiaro che per realizzare l’incontro domanda – offerta di lavoro occorre creare un sistema, ad esempio come quello illustrato dal Presidente del Centro Studi Opera Don Calabria durante la Tavola Rotonda del 15 u.s.. Nella Regione Veneto ed Emilia Romagna è già attivo da tempo: il Centro Studi, attraverso convenzioni con le Province, si occupa di fornire il bilancio delle competenze delle persone disabili alle aziende che si avvalgono dei Centri per l’Impiego, seguendo anche la fase del primo inserimento.
Joule, che va oltre il bilancio delle competenze, – conclude l’associazione “Verso la Luce” – è una vera rivoluzione per il mondo dell’inserimento e per la qualità di esso, sempre se le Istituzioni, pubbliche e private, sono interessate a colmare un vuoto legislativo e costituzionale che continua a caratterizzare la nostra realtà lucana. Il servizio per le persone disabili e le I.P e le P.A. interessate sarà funzionale dal mese di Aprile.

BAS 05

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