“Un buon ragioniere sa fare anche i conti. Ed è appunto facendo bene i conti che analizzando l’ultima tornata elettorale regionale, si comprende chiaramente che con o senza i voti della candidata Annamaria Calabrese il Movimento per le Autonomie (Mpa) avrebbe comunque eletto in Basilicata un consigliere regionale. Di contro non sarebbero bastati i soli 200 voti del consigliere comunale Calabrese, ottenuti alle ultime elezioni amministrative senza il fondamentale apporto di voti ottenuti dagli ulteriori 39 candidati al Comune di Potenza. Giova ricordare, inoltre, che l’accordo siglato congiuntamente all’accordo programmatico con il Pdl a livello regionale era ed è di dominio pubblico, in quanto alla sottoscrizione dello stesso erano presenti 5 rappresentanti e dirigenti dell’Mpa”.
Mollica rivolgendosi duramente al consigliere Calabrese afferma, in particolare, che “si capisce che si è messo il dito nella piaga e si rinviano al mittente tutte le accuse perché chi è abituato a lavorare non ha paura di timbrare il cartellino, cosa fatta per una vita”.