“A fine giugno 2010, dopo circa due anni di collaborazione, l’Azienda Sanitaria di Matera ha interrotto il rapporto di lavoro con 147 Operatori socio sanitari, figure specializzate nel settore che, dopo aver maturato esperienza e conoscenza dell’Azienda e dei servizi erogati, si sono ritrovate senza reddito e senza nessuna spiegazione”. E’ quanto afferma il consigliere regionale del Pdl, Gianni Rosa.
“La vicenda – ricorda Rosa – risale al 6 novembre 2007, quando fu bandito un concorso per la copertura a tempo indeterminato di 85 posti di ‘Operatore Socio-Sanitario’, con il risultato di 347 concorrenti idonei. Con il tempo, dal numero di posti previsti si arrivò a 108 assunzioni a tempo indeterminato e 147 assunzioni a tempo determinato con scadenza al mese di giugno 2010 (secondo rinnovo). Questi professionisti della sanità – sottolinea il consigliere – ma ‘precari per il nostro sistema’ hanno chiesto, a tempo debito e con largo anticipo, cosa sarebbe successo dopo il giugno 2010, almeno per conoscere legittimamente cosa l’Azienda Sanitaria riservasse per il loro futuro. Io stesso – dice Rosa – ho sollevato il problema il 19 maggio, con una interrogazione alla Giunta regionale alla quale non è, ancora, stata data risposta. Insieme con i colleghi consiglieri dell’opposizione – continua – abbiamo anche avuto un incontro con l’assessore alla Sanità, Attilio Martorano, e con una delegazione di operatori socio-sanitari. Ho, anche, richiesto – aggiunge Rosa – ulteriori delucidazioni all’Assessore in sede di Commissione consiliare, non ricevendo alcuna risposta, mentre, nel frattempo, arrivava la fine del mese di giugno”.
“Si tratta – sostiene il consigliere del Pdl – dell’ennesima situazione poco trasparente, in merito alla quale vi è la mancanza di coraggio per prendere decisioni e si ha scarso senso etico nei confronti di questi cittadini, persone che si ritrovano senza un salario dopo anni. Ma, cosa assai strana, mentre non si dava alcuna risposta alle legittime aspettative dei 147 assunti a tempo determinato, partivano altre 50 assunzioni, sempre a tempo determinato, per scorrimento di graduatoria. Notizia, questa, mai smentita da alcuno. Pertanto – informa Rosa – ho chiesto, tramite un’interrogazione a risposta scritta, chiarimenti su questa ‘strana vicenda’ di licenziamenti ed assunzioni, anche perché i numeri hanno una loro anima razionale: si mandano a casa 147 operatori socio-sanitari, mentre se ne assumono altri 50, con ben 97 unità lavorative in meno. Due le questioni – dichiara Rosa –a cui la dirigenza deve dare risposta: se questa mancanza di personale causerà una minore erogazione di servizi ai nostri cittadini e, quindi, come provvederanno a risolvere la situazione dell’organico ‘dimagrito’. Oppure, l’Azienda Sanitaria di Matera non ha alcun bisogno di altri OSS e la logica conseguenza è che hanno avuto un organico ipertrofico con 97 persone in più, di cui si è potuto fare a meno alla prima occasione. Questo sarebbe un chiaro esempio di sperpero di denaro pubblico. Ipotizzabile qualche altra misteriosa ragione che non si conosce, che forse non trova motivazione né nella ‘razionalizzazione delle spese’, né concerne qualità e quantità dei servizi erogati. Questo modo anomalo di intendere il diritto alla salute – conclude Rosa – rientra nel ‘mondo della cosa pubblica’ e dovrebbe essere condiviso con l’opinione pubblica, mettendolo a conoscenza degli organi istituzionali rappresentativi”.