“Dopo l’approvazione della legge di riordino dei Consorzi Industriali che, grazie al ‘tocco di bisturi’ dell’assessore Straziuso taglia più di qualche ramo secco e qualche spreco di risorse verificatosi sinora, le aspettative specie dei lavoratori sono tutte rivolte alla nuova fase di industrializzazione che si sarà in grado di determinare”. E’ il commento del capogruppo del Pdci in Consiglio regionale, Giacomo Nardiello, sottolineando che “un primo banco di prova per la migliore attuazione della normativa è rappresentata dalla vertenza dei lavoratori Argaip, la società che si occupa della gestione dei sevizi nelle aree industriali”.
“La conferma – continua Nardiello – che è venuta dallo stesso assessore Straziuso per scongiurare qualsiasi problema occupazionale è senza dubbio positiva anche se la soluzione va individuata in una più ampia operazione di rilancio delle funzioni consortili che hanno proprio nei servizi alle imprese il compito più delicato per assolvere alla missione, per nulla impossibile, di attrazione di nuovi investimenti e nuove localizzazioni produttive per nuovi posti di lavoro. Anche per questo – aggiunge – la nomina dei due nuovi commissari deve segnare una discontinuità con il passato e nel metodo deve tenere conto non solo di criteri di professionalità ed affidabilità ma anche di stretta sintonia con i programmi di sviluppo industriale e produttivo definiti dalla Giunta e dalla maggioranza di centrosinistra. Come insegna la “vicenda Apt” non abbiamo più bisogno di manager che al di là della convegnistica, di viaggi e dei progetti di carta non portano a casa risultati apprezzabili”.
Secondo il capogruppo del Pdci “l’avvio dell’attuazione della legge sui Consorzi Asi è un’occasione per fare il punto dei problemi esistenti in ciascuno degli otto nuclei industriali del Potentino e in Valbasento per affrontare le questioni dei costi di produzione che rappresentano per molte piccole e medie imprese l’ostacolo maggiore per reggere la competitività. In proposito ci aspettiamo dalla Sel indicazioni puntuali su come utilizzare le grandi risorse energetiche (petrolio e gas ma anche energie alternative) e dall’Ambito Territoriale Ottimale sull’acqua in modo da ridurre almeno i costi di approvvigionamento energetico ed idrico”.