“Se l’obiettivo strategico dell’Expo 2010 a Shanghai è di portare più Cina in Italia e più Italia in Cina, alla vigilia della “missione lucana” l’auspicio non può che essere quello di far conoscere le risorse della Basilicata in Cina e di avviare rapporti di cooperazione economica ed imprenditoriale cancellando in fretta la brutta esperienza della ex Cripo di Tito, l’azienda orafa che ha segnato la pagina più nera della storia dell’imprenditoria straniera di assalto alla nostra regione”. E’ quanto sostiene il senatore del Pdl, Egidio Digilio.
Per Digilio “Quella di Shanghai è dunque un’occasione storica da non sprecare tra l’altro facendo tesoro di un’altra esperienza negativa, che pure ho segnalato negli anni passati, quella – ricordo per chi ha vuoti di memoria – dei grandi pannelli dell’Apt installati all’aeroporto di Shanghai che hanno risposto alla solita logica di spendere risorse finanziarie per la promozione di immagine senza porsi il problema di come intercettare le eventuali richieste dei curiosi cinesi di conoscere direttamente le Tavole Palatine di Metaponto viste in foto in aeroporto.
L’invito a governatori e neo amministratori, pertanto – dice Digilio – non può che essere quello di mettere in campo azioni concrete per evitare che il tutto si risolva in un piacevole viaggio turistico, senza tra l’altro illudere operatori turistici ed imprenditori lucani che con la loro visita si aprano di colpo le porte della Cina. Anche sulle possibilità dell’export lucano va fatta chiarezza perché qualche migliaio di bottiglie di aglianico, sbarcate in Cina grazie all’iniziativa di singoli imprenditori e di consorzi di produttori, non bastano certamente ad alimentare uno scambio commerciale che non si presenta per nulla semplice, perché è complesso il mercato dei consumi interni in Cina, ed ha bisogno soprattutto di adeguata assistenza e consulenza. Analogo ragionamento riguarda il turismo: se non si costruiscono pacchetti turistici che prevedano soggiorni in Basilicata abbinati a un tour che contenga soprattutto la visita di alcune grandi città italiane e d’arte –conclude il senatore del Pdl – non è minimamente pensabile che i cinesi possano scegliere di trascorrere l’intero periodo di vacanza solo in Basilicata. E in proposito, sinora, non ci pare che dall’Apt vengano idee e proposte adeguate”.
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