“Anche se non si può non condividere l’ennesima “perla di saggezza” del Presidente Fini sulla responsabilità del mancato uso dei fondi europei nel Mezzogiorno che non è solo delle classi dirigenti del Sud, come sostenuto dal ministro Tremonti, ma è una responsabilità condivisa con lo Stato centrale, non si può tollerare comunque l’atteggiamento del Governatore De Filippo, “novello Masaniello” dei Governatori del Sud che, al grido “Viva il re di Spagna mora il malgoverno”, ha sostituito quello “Viva i Governatori mora Tremonti”. E’ quanto sostiene il coordinatore regionale vicario del Pdl sen. Egidio Digilio, per il quale “quando De Filippo sostiene che le Regioni a partire dalla Basilicata, stanno già facendo la propria parte per ridurre la spesa pubblica, tagliando le auto blu, i telefoni di servizio e altri benefit, dovrebbe avere il coraggio di riferire al popolo lucano e all’intero Paese che i cosiddetti tagli dei costi della politica decisi al varo della sua nuova giunta ammontano alla ragguardevole cifra di 23mila euro. Non ci sembra proprio un bell’esempio da mostrare agli italiani e di cui andar fieri. Anche dai toni di commento dei lavori del recente Comitato di Sorveglianza del PO FESR 2007-2013, a Scanzano Jonico – aggiunge Digilio – non si abbandona il ritornello retorico di autocompiacimento. Certamente a tutti fa piacere avere la notizia dall’Autorità di Gestione del PO FESR (da cui attendiamo la rendicontazione in dettaglio) che non sarà restituito a Bruxelles neanche un euro, ma continuiamo a considerate stucchevole il comportamento di nascondere i problemi che ci sono nell’attuazione dei programmi comunitari in tutti i settori, dalle opere pubbliche, alla formazione-cultura e soprattutto in agricoltura. D’accordo dunque che ci sono di mezzo anche ministeri e uffici della burocrazia romana a rallentare progetti e spesa, ma una piccola dose di autocritica – che rivendichiamo a costo di passare per noiosi e ripetitivi – non guasta”.
(bas – 04)