Il vice presidente del Consiglio regionale invita a sostenere il percorso indicato dal presidente De Filippo
"Il percorso indicato dal presidente De Filippo per coinvolgere il Governo nazionale ed affrontare le criticità emerse nel settore dell'automobile italiana va sostenuto con il massimo dell'unità e mettendo in campo tutte le ‘dissuasioni’ possibili per far recedere i titolari del gruppo Fiat dalla decisione di trasferire produzioni e modelli in Serbia”. E’ quanto sottolinea il vice presidente del Consiglio regionale Antonio Autilio (Idv) aggiungendo che “non va sottovalutato che la Regione ha deciso di investire con il gruppo Fiat 18,5 milioni di euro nella ricerca allo scopo di rafforzare il sistema dell'offerta scientifica rappresentando un punto specialistico di riferimento non solo per lo sviluppo dell'”automotive”, ma anche per lo sviluppo di una rete di ricerca di eccellenza con il "cuore" e punto di snodo nel territorio lucano”.
“La scelta della Regione – aggiunge Autilio – costituisce una sfida per tendere all’innalzamento degli investimenti e della spesa nel settore della ricerca e al tempo stesso per orientare linee di intervento e strumenti verso l’utilizzo delle eccellenze lucane formate sui programmi di sviluppo tecnologico. Non va dimenticato che la Regione ha integrato gli interventi previsti nell’Accordo di Programma con azioni rivolte alla formazione specialistica di 20 giovani ricercatori lucani. Per tutti questi motivi è semplicemente impensabile che programmi di sviluppo tecnologico al servizio degli stabilimenti nazionali della Fiat ed internazionali possano coesistere con licenziamenti, chiusure di fabbriche (anche dell’indotto) e trasferimenti di produzioni all’estero. Del resto, il primo marzo scorso, è stato lo stesso amministratore delegato della Fiat Marchionne, incontrandoci in Giunta regionale, a confermare il progetto strategico della Fiat ribadendo, per citare le sue parole di impegno, che ‘non si tratta solo di fare un prodotto. La forza di quel prodotto dipende in gran parte dal tipo di azienda che c’è dietro, dall’impegno che mette nelle attività di ricerca e innovazione, negli investimenti per la formazione delle persone e per la qualità della loro vita lavorativa’”.
“E a proposito di formazione sulla base della mia esperienza in Giunta – aggiunge Autilio – siamo sempre in attesa di capire quali sono le esigenze della Fiat e delle imprese dell’indotto di San Nicola di Melfi per aprire uno specifico tavolo al quale verificare la domanda formativa, proprio assolvendo alla ‘mission’ che ci si diamo dati con il Campus che è quella di contribuire al rafforzamento delle competenze dei lavoratori dello stabilimento Sata di Melfi e dell'indotto per sostenerne la competitività, con l'obiettivo prioritario di porre le condizioni per garantire la stabilità occupazionale. In questo quadro strategico rientra anche lo sviluppo delle capacità manageriali ed imprenditoriali delle aziende che operano e producono nell'indotto, affinché possano accrescere e/o diversificare le capacità produttive per meglio competere sui mercati nazionale ed esteri. L'impiego di risorse finanziarie rivenienti dal Programma Operativo Fse 2007 – 2013 conferisce un respiro europeo agli interventi indicati qualificando la spesa regionale in materia e fornendo spunti per ulteriori azioni esemplari”.