“L'alto livello di soddisfazione degli utenti per i servizi offerti dalle farmacie, secondo quanto ha rilevato il Censis, sino a diventare il primo presidio sul territorio di salute pubblica per gradimento dei cittadini (solo il 2% del campione del Censis si dice insoddisfatto), rafforza il ruolo della categoria professionale e delle farmacie anche in Basilicata dove sono sempre più integrate nel servizio sanitario regionale”. A sostenerlo è la dott.ssa Magda Cornacchione, presidente dell’Ordine dei Farmacisti della provincia di Potenza, sottolineando che “la categoria si sta preparando ad affrontare la fase di evoluzione annunciata dal Ministro alla Salute Fazio che intende incrementare servizi e competenze già rilevanti attualmente svolti dalle farmacie, con la possibilità di effettuare esami diagnostici con apparecchiature in grado di tenere sotto osservazione i principali parametri di salute (a cominciare da glicemia e colesterolo) e con il coinvolgimento delle farmacie nei servizi di assistenza domiciliare integrata. Si pensi agli effetti che produrrà questa piccola rivoluzione nei tanti comuni minori lucani determinando uno standard omogeneo di servizi sul territorio e con un riconoscimento di fatto del lavoro in più svolto dai titolari di farmacia”. “Sono convinta – continua – che insieme ad una maggiore e migliore assistenza ai cittadini, si aprano nuove possibilità di occupazione nel settore anche nella nostra regione, a partire dalle strutture di servizio sanitario nazionale, alle case di riposo, alle strutture di cura ed accoglienza, alle carceri, alle figure innovative come il farmacista di corsia negli ospedali, sino alle campagne di educazione alla salute ed al buon uso del farmaco. E' un impegno che sostengo specie in vista, tra due anni, dei primi laureati in Farmacia dell'Università degli studi della Basilicata, una facoltà che – aggiunge Cornacchione – favorirà l'accrescimento dell'attività di ricerca di base e promuoverà l'indotto ad una ricerca specialistica. Un impegno che procede di pari passo con quello di non perdere altri posti tra gli informatori scientifici come purtroppo sta accadendo da qualche anno.
Tutto ciò non può distoglierci dall'impegno a superare vaste aree di spreco e dalla dovuta e maggiore attenzione per i contenuti del Patto per la Salute siglato tra Governo e Regioni e le ricadute sulla spesa farmaceutica”.
BAS 05