“Lo scorso venerdì il presidente della Provincia di Matera, Franco Stella, è stato ricevuto a Potenza dal presidente della Regione De Filippo per discutere della delicata situazione dei 60 lavoratori Apea ex “Cos.in.” provenienti dalla platea dei lavoratori socialmente utili e che pertanto avrebbero dovuto essere stabilizzati già da tempo. Non sappiamo cosa si sono detti. Il presidente Stella al suo ritorno a Matera nella stessa mattinata ha subito riferito ai lavoratori che continuavano il presidio sotto il palazzo della Provincia che tra domani e dopodomani ci sarà un incontro tra Regione, Provincia e organizzazioni sindacali per cercare insieme delle soluzioni concrete. E quindi i sindacati attendono la convocazione ufficiale per poter dare avvio ad un tavolo tecnico e cominciare a lavorare seriamente, di concerto con le amministrazioni regionali e provinciali”. E' quanto si legge in un comunicato stampa diffuso da Antonia De Luca, segretaria provinciale Fisascat Cisl di Matera.
“I lavoratori – spiega – ora sono carichi di aspettative e fiduciosi che finalmente si possa definire una volta e per sempre la loro precaria condizione. Si sono concessi un week end di riposo, dopo due settimane di assemblea permanente e manifestazioni, ma ritorneranno domani mattina a presidiare sotto la Provincia perché non vogliono abbassare la guardia. E si sono preparati anche a proteste più importanti e rilevanti, se ancora una volta rimarranno delusi. Ci auguriamo quindi che non si illuda ancora una volta questi 60 padri e madri di famiglia – continua – molti monoreddito, che non li si “parcheggi” nella mobilità in deroga, ma che si studi per loro un progetto “ad hoc”, dove possano esprimere al massimo le loro personali potenzialità e competenze, sempre con l’obiettivo di rendere un servizio utile e necessario alla comunità. Altrimenti – conclude De Luca – dovremmo pensare seriamente di dover modificare l’articolo 1 della nostra Costituzione, poiché l’Italia da essere una Repubblica democratica fondata sul lavoro si sta trasformando in un Paese collocato sugli ammortizzatori sociali”.
(bas – 04)