Il fascino dei giochi tradizionali (Tiro alla Fune) e oratoriali (Palla nel Secchio) o la freschezza dei giochi d’acqua (Cameriere Bagnato)? Probabilmente è solo una questione di gusti. L’obiettivo era divertirsi e divertire il numeroso pubblico presente a Tito, nei due siti che hanno ospitato l’evento (il Campo sportivo S. Anna e il Piazzale via Roma). Visti i risultati (grande entusiasmo fra i ragazzi e ottima organizzazione), l’obiettivo è stato centrato in pieno. Ed è stato proprio il binomio divertimento – spensieratezza il filo conduttore dell’ottava edizione dei Giochi Senza Quartiere Mo p’nzemu a pazzia’ (20 giochi di squadra), organizzati dall’Anspi Carità di Tito. Alla competizione hanno partecipato ragazzi “over 12”, anche per la complessità di alcuni giochi. La presenza femminile all’interno di ogni squadra è prevista dal Regolamento, e negli ultimi anni il numero di ragazze partecipanti è aumentato notevolmente. “I Giochi Senza Quartiere – spiega il presidente dell’Anspi Carità di Tito, Giuseppe Palazzo – rappresentano per la nostra associazione l’evento ludico dell’anno. Per dare una collocazione più localistica – aggiunge – il sottotitolo della manifestazione è in dialetto titese, proprio per rimarcare che è il momento di giocare. Non manca assolutamente la competitività, sempre – precisa Palazzo – nel rispetto degli avversari, ma lo scopo principale dei giochi, non a caso chiamati “Senza Quartiere”, è il piacere di stare insieme.Tutto ciò – conclude – è possibile grazie alla disponibilità sempre presente dell’Amministrazione comunale, che ci mette a disposizione autorizzazioni, strutture e trofei, e soprattutto al lavoro instancabile svolto dallo staff dell’Anspi”. Secondo l’Assessore alla Cultura, Fausto Santarsiero, “questa manifestazione ha un alto valore sociale, perché coinvolge i ragazzi che si trovano in una fascia di età molto importante, e al tempo stesso molto delicata: l’adolescenza. In tale contesto – aggiunge – credo che sia importante sottolineare il grande sforzo profuso dall’Anspi Carità di Tito, che ormai da diversi anni svolge un ruolo polivalente, occupandosi (a 360 gradi) anche di teatro (commedie in vernacolo), valorizzazione e promozione del territorio (l’albero di Natale più grande della Basilicata) coinvolgendo così diverse fasce di età, giovani e meno giovani. Il Comune di Tito – conclude l’assessore Santarsiero – riconosce l’importanza del lavoro svolto da tutte le associazioni (aderenti al Tavolo delle associazioni) finalizzato alla promozione e alla valorizzazione del nostro territorio”.
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