“Il Governo Berlusconi prevede il ritorno al nucleare, il ministro Scajola si rifiuta di rendere pubblici i siti scelti per le centrali nucleari, ma, se come il Governo dice, tutto verrà svolto nella massima sicurezza, perché si rifiuta di dirci dove queste centrali verranno costruite?
Berlusconi teme forse che tutto questo gli si ritorca contro alle prossime regionali?
Teme forse che quanto successo a Scanzano nel 2003, quando oltre 100.000 persone manifestarono per la propria terra possa ripetersi in tutta Italia?”
E’ quanto affermano in una nota i Giovani democratici di Matera intervenendo sul tema del nucleare.
“A tutto questo – proseguono – si aggiunge inoltre l’insostenibilità ambientale e l’antieconomicità di tutto il processo, tutta questa operazione porterà ad un aumento del 15 per cento nelle bollette degli italiani. Ad un Governo che cala scelte dall’alto, non tiene in considerazione quanto emerso dalla conferenza Stato-Regioni, continua ad utilizzare l’ambiente come se fosse una fonte inesauribile, arrivando a privatizzare anche l’acqua, noi Giovani Democratici diciamo un no secco.
Proprio per questi motivi, e memori della vicenda di Scanzano del 2003, noi Giovani democratici di Matera saremo sabato 13 dalle 10,00 per tutta la mattinata al mercato in via Trabaci (nei pressi dell’edicola Schiuma) a raccogliere firme per la petizione a sostegno del ricorso presentato dalla Regione Basilicata alla Corte Costituzionale per la declaratoria di illegittimità costituzionale della legge “Sviluppo”, la 99/2009”.
BAS 05