“Condividiamo l’iniziativa del Presidente De Filippo perché il Governo apra al più presto un “confronto di merito, rapido e concreto” con le Regioni del Sud e le parti sociali, istituendo un vero e proprio “Consiglio permanente per la coesione nazionale” quale soggetto per la definizione del “Contratto per il Mezzogiorno”. Ad affermarlo è il segretario generale regionale della Uil, Carmine Vaccaro, commentando il Rapporto Svimez 2010.
“Il quadro che emerge – aggiunge – è la conferma di un trend negativo di crescita in termini socio-economici ed occupazionali del Mezzogiorno che si consolida ogni anno che passa. All’interno di questo quadro i dati riferiti alla Basilicata sono sempre più preoccupanti soprattutto quelli della perdita di 5.200 posti di lavoro, del calo del Pil di 5 punti percentuali, della quota di famiglie con reddito minore a 12mila euro (17,5%), della quota di famiglie in difficoltà per le spese sanitarie (20,8%) e della quota di nuclei familiari in difficoltà per le spese alimentari (12%). Alla luce di questi dati è quanto mai urgente mettere in moto tutti i processi per assicurare il tema della selettività e strategicità degli interventi, della qualità della progettazione, della qualità e velocità della spesa, della concentrazione delle risorse. In questo contesto è prioritario un forte impegno nazionale a favore dello sviluppo del Mezzogiorno, in quanto una migliore riprogrammazione degli interventi e delle risorse contribuirebbe in modo significativo a ridurre il divario fra il Sud ed il resto del Paese.
La priorità è la qualità della spesa e, non solo la quantità, con un forte coordinamento con le politiche ordinarie mirate soprattutto al contrasto all’illegalità e al lavoro sommerso.
La Uil – continua Vaccaro – rilancia un “pacchetto di proposte”: la costituzione di una “Agenzia nazionale per il Mezzogiorno” promossa e condivisa dalle Istituzioni nazionali e regionali, con il compito non tanto di gestire le risorse, quanto di selezionare i progetti di investimento verso progetti di qualità, superando le lentezze ed i ritardi nell’impiego delle risorse; la leva della premialità per quelle Amministrazioni Locali che garantiscano il pagamento dei fornitori entro 90 giorni attraverso la deroga del Patto di Stabilità; forti azioni di contrasto alla criminalità che spesso ha alimentato, ed alimenta, forme clientelari ed assistenziali che contribuiscono alla diffusione di quella “zona grigia” dovuta all’intreccio tra burocrazia ed illegalità, organizzata o meno. Come sindacato inoltre indichiamo un percorso virtuoso per superare i problemi che emergono non solo dal Rapporto Svimez ma anche da quello precedente del ministero dello Sviluppo economico sugli interventi nelle aree sottoutilizzate presentato al Parlamento. Per favorire nuova e buona occupazione è indispensabile che tutti facciano la loro parte con scelte coraggiose. Le Istituzioni concentrando le risorse del FAS che, anziché essere utilizzate per il ripiani dei disavanzi della sanità, potrebbero essere destinate a un più ampio credito d’imposta occupazione nel Mezzogiorno, condizione imprescindibile per una NO TAX AREA. Le parti sociali ed economiche che, attraverso lo strumento della contrattazione possono favorire la buona e duratura occupazione.
E’ questa – conclude Vaccaro – la sfida che la Uil lancia a tutte le Istituzioni e alle parti sociali per un rinnovato “contratto per il Mezzogiorno”.
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