L’Unione nazionale per la lotta contro l’analfabetismo, di Lavello, propone per la giornata odierna (10 marzo) una iniziativa di conoscenza culturale che vede protagonista una figura insigne lavellese. Cinque volumi dell’abate Francesco Villareale, di Lavello per l'appunto, saranno presentati nell’auditorium del centro sociale «Michele Di Gilio», a Lavello.
Villareale fu un ecclesiastico lavellese vissuto nel XVII secolo. Per le cose che fu capace di realizzare durante la sua esistenza si distinse come uno degli uomini religiosi, vissuti nella seconda metà del 1600, più generosi e impegnati sul versante accademico e dell'elaborazione intellettuale.
Le sue conoscenze spaziarono in modo trasversale fra I diversi scibili del sapere: fu cultore di eloquenza, filosofia e poesia. Ma non disdegnò di cimentarsi anche in campo specificamente giuridico. Laureatosi a Napoli in “utroque iure”, cioè in entrambi i diritti (canonico e civile), si trasferì successivamente a Roma dove dedicò trent'anni della propria vita all'insegnamento all’Archiginnasio Romano, l’attuale Università La Sapienza.
Oggi a Lavello, a metterne in luce gli aspetti più caratteristici e salienti che riguardano la vita e le opere dell’illustre intellettuale lucano, sono previsti i contributi di don Ciro Guerra, cancelliere della diocesi di Melfi, Venosa e Rapolla; di don Gianni Fusco, docente di diritto canonico; di Antonella Ruggeri, dirigente scolastico della scuola media statale «Francesco Villareale», e di Giuseppe Catarinella, curatore dei volumi del Villareale. L'incontro sarà quindi concluso dall'intervento del vescovo della diocesi di Melfi, Rapolla e Venosa, monsignor Gianfranco Todisco.
(A.S.-BAS01)