Con 588 voti favorevoli, 57 contrari e 16 astensioni, il Parlamento Europeo ha varato il nuovo regolamento che permetterà di usare il fondo destinato allo sviluppo regionale (FESR) anche nell’edilizia pubblica per fronteggiare l'emergenza abitativa, in tutti i 27 Stati membri. I finanziamenti serviranno a ristrutturare le case esistenti o per costruirne di nuove, indipendentemente dall'area in cui sono ubicate (urbana o rurale). Finora il Fesr poteva essere utilizzato per i miglioramenti degli alloggi urbani solo nei dodici paesi che hanno aderito all'UE nel 2004 e nel 2007.
Il vicepresidente del parlamento Gianni Pittella afferma che: “E’ una delle misure anticicliche concordate con il Consiglio nell’ambito del piano europeo per la ripresa economica e uno dei primi provvedimenti varati secondo le nuove procedure di codecisione previste dal Trattato di Lisbona.
L’utilizzo di questi finanziamenti – prosegue – porterà anche in Italia nuove risorse a un comparto fondamentale per l’economia di molti paesi europei, ma soprattutto permetterà di sostenere i programmi di edilizia economica e popolare in un periodo di grande sofferenza per milioni di famiglie investite dalla crisi’’ sottolinea il coordinatore del gruppo ‘’Lisbona’’ del Pd. ‘Per il nostro Paese – conclude – si tratta di quasi 500 milioni di euro che si aggiungeranno ai fondi esistenti e che sono ora a disposizione del governo e degli enti locali per dare una casa a decine di migliaia di famiglie in attesa, non ci sono più alibi, occorre muoversi in fretta’’ .
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